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Utente eliminato
Pubblicata il 07/09/2008
Come fragile vetro
buttato nel vento
come fiori
appassiti dal tempo
siamo fragili
voci di gente
buttati nel mondo.

P.G.
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*Belle immagini
io avrei scritto:
(Come fragile vetro
gettato nell'eco del vento..)

mi pare renda meglio
quelle voci di gente..
ma ovviamente e' solo un'opinione!
Saluti Summertime

il 07/09/2008 alle 22:39

Sarebbe potuta essere una buona poesia ma la scelta (o la casualità) con cui si ripetono alcune parole l'appesantiscono

Come FRAGILE vetro
BUTTATO nel vento
come fiori
appassiti dal tempo
siamo FRAGILI
voci di gente
BUTTATI nel mondo


oltretutto quel "buttati" nella riga finale non è accordato nel genere (e, credo, nel numero io lo intendo riferito gente, giusto?)

Ti conviene aggiungere una nuova versione,

io la vedrei così:


Come fragili vetri
gettati nel vento,
come fiori sottili
appassiti dal tempo
siamo soffio di voci
siamo eco di gente
sperduta nel mondo


Mi sembrerebbe di rispettare i significati, ma di renderla più poetica e musicale, più equilibrata nel ritmo.

A tua discrezione.

Rosanna



il 08/09/2008 alle 01:51

*Giuseppe..non voleva essere
ne' critica, ne' correzione..
ovviamente e' la tua creatività,
fa parte del tuo essere, ciò
nondimeno l'essere aperti al
dialogo può sicuramente arricchire
i nostri bagagli, senza, ripeto,
nessuna presunzione*

p.s: reciprocità inclusa, e' sottointeso
Summertime

il 08/09/2008 alle 07:20

Benissimo, ognuno vuole essere se stesso, anche se io i consigni che ricevo li valuto sempre, a volte non mi persuadono per niente e li lascio perdere, altre volte li faccio miei, forse perché non sono così egocentrista, in effetti noi viviamo di contaminazioni, proprio perché siamo anche quei 100.000, come dice Pirandello... e non solo uno.

Altre volte i buoni consigli li tengo a mente per la prossima volt perciò ho finito col dire "A tua discrezione"; se però mi dici che tu scrivi la realtà non capisco: dov'è che nella mia versione sono satata meno che aderente al reale?

A me sta bene che uno mi risponda: "Io ho voluto scrivere proprio così", però mi piacerebbe un minimo di spiegazione: ad esempio: perché le ripetizioni di quattro parole in un testo così breve, quando la lingua italiana ci offre valide alternative?

E per finire:

siamo fragili
voci di gente
buttati nel mondo

quel "buttati" chi si riferisce?

Grazie,
Buona giornata

Rosanna

il 08/09/2008 alle 12:15

Gentile signor Giuseppe, temo di non essere stata chiara...
Qundo le chiedevo una spiegazione, non mi riferivo al significato complessivo della poesia, che avevo capito benissimo, ma solo al motivo per cui ha ripetuto quei termini:

fragile vetro
e
siamo fragili

2 volte lo stesso aggettivo: le è scappata questa ripetizione, o l'ha voluta?



buttato nel vento
e
buttati nel mondo


non le sembrerebbe meglio variare con un sinonimo?


Il verbo: io non volevo sapere il significato, m quale termine si ricollega:

voci di gente
buttati nel mondo.


se si ricollega a "voci", allora sarebbe dovuto essere "buttatE", se invece si riferisce "gente", allora sarebbe dovuto essere "buttatA"

capisce? E questione di accordare il verbo, che così mi sembra errato, per questo gliel'ho mostrata a modo mio, corretta.

Non me ne voglia, io l'ho modificata nel mio reply, ma la sua resta uguale.

Buone cose, e grazie per il commento alla mia. sui bambini.


Rosanna



il 09/09/2008 alle 02:47