PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 11/08/2002
Piove. L’acqua tersa del cielo si mescola a quelle torbide della Senna con un brusio che si dissolve subito per il frastuono del traffico. Vago per Parigi coi miei sogni in bocciolo cercando ansioso un angolo tranquillo, lontano dalla baraonda-grandeur, intimo, possibilmente caldo ed accogliente così da far sbocciare i sogni perché facciano infine ombra al solleone che batte sul deserto della mia solitudine. Vago senza meta, non mi rendo conto di dove io sia né di dove stia andando; non leggo i nomi delle vie, mi faccio guidare dall’istinto attirato dalle luci che colano sulla strada dissolvendosi in mille rigagnoli, dalle penombre ove s’addensano piovose malinconie. Ecco svelarsi, in un’anonima strada, un café chantant: si chiama, senza troppa fantasia, “Rendez-vous”. All’ingresso una sfiorita signora sta dietro la cassa alla luce di un abat-jour fumando sigarette lunghe e sottili e lisciandosi di tanto in tanto i lunghi capelli neri con una mano grinzosa coperta di anelli facendo tintinnare i tre o quattro braccialetti intorno al polso. Sul banco, in un piccolo vaso di vetro, una semplice composizione di fiori bianchi e gialli non proprio freschi. La signora ritira il mio impermeabile e lo appende su di una gruccia che sta dietro di lei insieme ai soprabiti degli altri clienti. Pago l’ingresso ed entro nella sala fumosa con luci tenui dalle tonalità rosse e gialle. Mi sistemo a un tavolino su cui sta una candela rossa, bassa e cilindrica che illumina l’usignolo tatuato sul mio polso insieme alla scritta persiana “Bulbul”. Guardo il piccolo palcoscenico coperto da un sipario grigiastro: questa sera dovrebbe esserci uno spettacolo, c’è un manifesto all’ingresso ma non ho letto nemmeno quello: non ho voglia di leggere stasera. Preferisco perdermi nei miei pensieri scrutando il biancore del Pernod che mi son fatto portare e lascio che la sigaretta mi si consumi fra le dita. Sono assorto: mi sento come se avessi la testa avvolta da innumerevoli veli che lasciano trasparire solo sagome che si muovono in una luce indefinita…Pian piano il mio torpore è scosso da parole che vi s’insinuano delicate: “Buongiorno, buongiorno mio caro buongiorno…Buongiorno, buongiorno mio piccolo amore…” E poi una musica allegra e ballabile fatta di ottoni e percussioni. Trasalisco ed alzo lo sguardo: il sipario s’è aperto, sul palco una piccola orchestra sta accompagnando una cantante avvolta in un abito nero lungo coperto di paillettes; i capelli mossi e castani venati di méches bionde cadono dolcemente sulla schiena e sulle spalle nude. Non avevo mai veduto nulla di più splendido. La cantante si muove lungo il palco a ritmo di musica con passetti di una grazia leggiadra e leggera, quasi infantile; poi le movenze diventano sinuose, sensuali, e lei come una gatta ammicca verso il pubblico movendo avanti e indietro la spalla d’avorio e porcellana; calca il palcoscenico con sicurezza e delicatezza quasi ne avesse una lunga consuetudine. La sua voce calda e sottile tanto da sembrare a tratti incerta canta: “Buongiorno, buongiorno mio caro buongiorno… Buongiorno, buongiorno mio piccolo amore…” “Come si chiama?” chiedo a un tale seduto al tavolo accanto al mio che ha l’aria di essere un cliente abituale; quello, senza staccare gli occhi dalla melodiosa femmina, risponde: “Yuyu…”
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Tu credi nella reincarnazione?
Sembra tanto che la gattina che sognava di essere un usignolo sia diventata una bellissima donna con una voce dolce e melodiosa e che i ruoli ora siano invertiti: l'usignolo ascolta incantato e la gattina ha realizzato il suo sogno...

il 17/08/2002 alle 14:33

Proprio non so... sei tu l'esperto, cos'ero?

il 18/08/2002 alle 14:15

Mmmmm... ma prendi troppo alla lettera! ;)

il 19/08/2002 alle 18:02

Facciamo come volete voi, ho mal di testa!

il 20/08/2002 alle 11:13

la rincarnazione è qualcosa che mi ha sempre affascinato, bravo

il 20/08/2002 alle 14:42

.........................;(

il 21/08/2002 alle 20:59

Attenta, potrebbe dirti che eri un medicinale!!!

il 22/08/2002 alle 17:57