PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/08/2008
Poeta, vesto la giubba

Leggendo i vostri versi, o poeti,
io ogni volta trasalgo
il respiro veloce incede ne silenzio
tra le sillabe , e negli spazi, come note
raccolgo parole, immagini, nessi.

Con la ciotola del mio metro
li verso sul capo, e lenti
le guance il collo il petto
tutto irrorato e l'anima anche,
dopo, ristà al quel carme.

Pure io mi dico, anch'io posso
scrivere musica di dittonghi e biscrome
di metrica sincopata e visioni di sogno,
anch'io che imparo ad ogni lettura
e ripongo accanto al vostro il mio sentire
affinché uno più alto
ne sortisca e più intenso e più chiaro.

Ed anch'io poeta mi faccio, ma
Vestita la giubba e imbiaccato il volto
Rido del duol che m'avvelena il cor!
E al pari vostro mai io scrivo.
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di gran pregio, questa tua, sia dal punto di vista formale che per il delizioso ritratto-autoritratto in cui hai versato belle immagini liriche.
Un caro saluto
Axel

il 31/08/2008 alle 11:33
Jul

Quanta ironia ed amarezza in questo scritto! Questo bel sito non deve conferire allori a nessuno, è un luogo d'incontro dagli intenti quasi terapeutici,una terapia di gruppo. Magari poi leggiamo belle poesie e tu ne scrivi di bellissime.
Tra il dire ed il fare... volevo soltanto asserire che la tastiera rende tutti socievoli ed audaci ma penso anche che molti di noi messi di fronte alla realtà diventano molto meno disponibili verso gli altri, tutto qui, io in prima persona attraverso periodi cupi e non comunico con nessuno. Se ho urtato la tua suscettibilità mi dispiace e ti chiedo scusa.
Giulia

il 31/08/2008 alle 11:47

In quella giubba che indossi colgo i sentimenti di un’anima attenta, pensosa, delicata, sensibile.
E' la prova della tua immensa umiltà nel sentire vicini i versi altrui, per coglierne le note, sia che suonino di gioia, che di affanni e dolori, e poi donare la tua personale sinfonia.
Un carissimo pensiero, mati.

il 01/09/2008 alle 23:33

Sono io che ringrazio i poeti che riescono a farmi ri-innamorare delle cose del mondo per mezzo della poesia, e tu sei uno di quelli.
Con malcelata stima Segio

il 03/09/2008 alle 13:33

Nei miei vesi hai colto ironia ed amarezza, ma il tuo commento è altrettanto prodigo di disillusione e amarezza.. d'altronde la sofferenza rincorre la gioia ed è una gara impari con contendenti assai schierati.
Non hai mai urtato anzi, mai se non stimolato, la mia scuscettibilità e la mia passione di scrivere e di più di leggere , poesia.
Grazie
Sergio

il 03/09/2008 alle 13:39

La poesia è un potente strumento sia che venga letta o vergata, io credo che non si finisca mai di meravigliarsi ed emozionarsi e... imparare, di quanto la poesia riesca a disvelare di questo arcano che è il nostro vivere, quello di ognuno di noi.
Grazie Sergio

il 03/09/2008 alle 13:45

Riflessioni...in comune.

il 04/01/2014 alle 20:55

Sono contento Vitale che tu ti sia soffermato su qyesti versi.. sergio

il 06/01/2014 alle 06:13