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Pubblicata il 11/08/2002
Da un tenero virgulto
l'albero cresce,e,
tronco diventato,verso
il ciel i suoi rami tende.
Di sussurranti foglie
li riveste,e, se autunno
lo fa nudo,primavera
lo rimpiuma.Di fiori
vellutati scopre la
fragranza di frutti
saporosi la sostanza.
Passano lievi i giorni,
sotto a quel lontano
cielo,nella foresta
degli anni abbandonato..
Pioggia di lacrime
lo lava e lo ristora,
vento d'amore l'accarezza,
o si fa bufera...
Aurora lo ridesta sorridendo,
quando nel lungo sonno
troppo s'e' attardato,
giochi di bimbi in festa
lo riconducono al passato,
nidi e canti d'uccelli
rinnovan l'allegria..
e perche' non lasciar
finire qui il canto?
Perche' pensarlo vecchio
e scheletrito? Curvo,
o schiantato?!?

Oh, tu che tutto
dell'uman destin persegui,
legato come ogniun di noi
al triste fato...puoi forse
accomunarci in parole
di speranza?
..quelle parole che
nei momenti bui, infondo
all'anima invano cerchiamo?...
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Lievi parol d'un sommesso canto
levasti al ciel, tenue speranza.
Ma rivolgi lo sguardo indietro a rimirar
l'ebbrezza che dall'albero cresca vita.
E non mai smetter
di ispirar pensiero
che intorno, e altrove
tristi destin si volgano
per inspiegabil fato
a nuova ed entusiasmante vita.

il 11/08/2002 alle 15:44

io amo la vita in tutta la sua pienezza,ma ne vedo e ne raccolgo tutti gli aspetti,senza tralasciarne alcuno...questo, infondo e' cio' che mi permette di amarla illimitatamente...adios

il 11/08/2002 alle 22:53