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Pubblicata il 29/08/2008
Le palpebre calate,
un flebile respiro
racchiuso in una maschera.

Maschera è anche il volto,
emaciato, immobile,
arreso in attesa di liberazione.

Si dissolve una vita,
una come tante,
si spegne il sorriso nell'ultimo sguardo.

.Un'irridescente bolla di sapone
affascinante fluttua eterea
nello spazio temporale
d'illusori sogni...

Pufff...
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molto,molto bella,saluti.

il 29/08/2008 alle 13:47

Testimone degli ultimi respiri d'una vecchia amica...
Ciao,
Mc

il 29/08/2008 alle 17:42

Grazie, ciao
Mc

il 29/08/2008 alle 17:44

Coinvolgente... specie per chi ha visto e vissuto questi attimi ultimi.Bella

il 29/08/2008 alle 18:55

Descrivi l'attimo più temuto come se fosse un momento liberatorio e "leggero". Sempre con piacere...ciao. L'orco.

il 29/08/2008 alle 19:53

Sentirsi avvolti da una bolla per l’ultimo giro di vita, prima di entrare in una nuova luce, è un’immagine decisamente leggera e trasparente.
Grazie, mati.

il 29/08/2008 alle 23:23

Grazie... vite comparabili ad un lungo romanzo o ad un breve racconto terminano entrambe col medesimo epilogo.
Ciao,
Mc

il 29/08/2008 alle 23:23

L'attimo estremo... ultimo... è liberatorio.
Ciò che è da temere sono i lunghi giorni o mesi di avvilente e umiliante sofferenza...
Ciao,
Mc

il 29/08/2008 alle 23:32

La vita come un'affascinante bolla di sapone variegata da mutevoli colori, ma estremamente fragile, instabile e di breve esistenza...
Ciao,
Mc

il 29/08/2008 alle 23:45