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Pubblicata il 10/08/2002



Una cartella, un camice bianco
nervosa la mano che muove gli occhiali
e una flebile voce che mormora " mi spiace"

un attimo solo, due soffocate parole
e alla mia vita hanno tolto il domani
guardo una carta appesa sul muro
e comincio a contare il tempo che mi rimane

e tra la folla non vedo più visi
tutto và su rotaie incrociate
solo la mia strada va alla stazione
dove mai più potrò ritornare

e nuvole nere si addensano in cielo
nemmeno più vedo splendere il sole
tutto è grigio in fondo alla strada
e le transenne hanno abbassato da ore

il mio domani è una ricchezza perduta
che fino a ieri nemmeno una volta pensavo
solo un filo reciso ormai vedo della mia vita
e un dolore in arrivo a prendere ciò che rimane.
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...della mia vita ho fatto spago...legando tutto quanto: gioie, dolori, ricordi e delusioni...che porterò al traguardo volgendo in alto lo sguardo...
...ptciù...simy

il 10/08/2002 alle 14:46

dove vanno le foglie gialle portate dal vento? volano e passano, un leggero brusio soltanto nell'aria rimane, vagando...

il 10/08/2002 alle 15:09

... viene dietro la fine
cammina calpestando le nostre orme
non sappiamo se è quando ci raggiungerà

ma mai vederla davanti

L.

il 10/08/2002 alle 15:37

... fra i sentieri dell'aria,
le piccole foglie strappate al suo ramo,
seguono capricciosi destini
dove solo il ritorno non è consentito

L.

il 10/08/2002 alle 15:41

Triste, cruda e soprattutto reale. Fa riflettere...
M'

il 10/08/2002 alle 16:05

... cammini incontro al sole
che la pelle riscalda lentamente
e già fai il conto dei giorni rimasti
che puoi vederlo in cielo

L.

il 10/08/2002 alle 16:16