Milioni di anni fa ,la terra era abitata da esseri giganteschi, i dinosauri, animali enormi ,dalle forme
più impensate,dalla pelle ,una corazza dura e squamata, fauci mostruose e code lunghissime, ve n’erano di vegetariani e di carnivori.
Poi un giorno le avverse condizioni climatiche ne decretarono la fine. Comparve un signore anzi il
Signore, un uomo anzianotto con barba e capelli lunghissimi bianchi. Il suo nome era Dio.
La terra gli parve silenziosa ,monotona , priva di vita com’era e pensò bene di inventarsi qualcosa.
Era sempre stato bravo con i giochi di prestigio e con una bacchetta ,rigorosamente di legno naturale,muovendola ad arte e pronunciando delle parole tipo magicabulapiccicabulabidibibodibibu incominciò a costruirsi un mondo su misura. Disegnò i continenti , in ordine sparso mise dei monti, delle colline, dei corsi d’acqua, che chiamò fiumi , l’acqua Gli piacque tantissimo e circondò con essa tutti i continenti ,era un ‘amore , un amore? , di riflesso la chiamò mare. Creò degli alberi e piante fiorite dai colori diversi, guardò su , gli parve un tantino ingrigita l’atmosfera e con un altro colpo di bacchetta fece il cielo, illuminato di giorno da un’enorme palla di luce ,il sole e la notte
da un bagliore più tenue, la luna. Era bellissimo di notte ,ma un tantino di chiarore in più non avrebbe guastato e via alle stelle. Era contentissimo non stava nei vestiti,vestiti ? subito pensò di
farsene uno su misura, una bellissima casacca bianca. L’universo era stupendo, gli alberi fruttati,
i fiori di migliaia di tinte diverse, il gorgoglio dei fiumi,delle sorgenti, aveva pensato pure di dare un tocco alle vette dei monti , tinteggiandoli di bianca candida neve. Ma, dopo poco s’accorse che l’opera era incompleta, per quanto vitale ,era monotonamente ferma, ci voleva qualcosa di più
movimentato. Prese il manuale del piccolo prestigiatore , con la formula abracadabracadabracabraca letta un paio di volte diede vita a degli strani esseri, piccolissimi,enormi, con le ali, con le zampe,con le pinne gli occhiali e la muta, con le squame ,ancora non c’era rio mare, fece di tutto
virus ,batteri, stafilococchi, coliformi, animali cornuti ,animalesse buttane, carnivori,vegetariani,
insomma di tutto e di più. La felicità Gli sprizzava da tutti i pori. Era stato grandioso,guardò gli animali, vivevano felici mangiando e mangiandosi tra di loro, il pesce più grande si mangiava quello più piccolo mentre la balena si domandava se fosse stronza o cos’altro. Però ancora non era convinto , si ancora qualcosa Gli sfuggiva. Doveva fare un essere che Gli assomigliasse, che avrebbe governato quel mondo con la giustizia. Fece l’uomo , ma vedendo che già da subito incominciava a masturbarsi ,gli tolse una costola e inventò la donna. L’uomo guardò il Signore
e disse Dio perché mi fai questo?. L’opera era completa , adesso finalmente avrebbe potuto risalire
in cielo. Così fece. Tempo dopo volendo vedere la riconoscenza degli uomini, pensò bene di mandare giù il Suo figliolo. Per non dare nell’occhio lo fece nascere in una stalla. Appena adulto
incominciò a parlare dei comandamenti , della legge Divina e probabilmente gli uomini ancora incacchiati per la faccenda della donna , pensarono di punire Lui e Suo Padre. Lo crocifissero.
Anch’egli guardò in alto verso il cielo e disse : DIO perché mi fai questo?.