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Pubblicata il 10/08/2002
Un giorno sulla riva di un lago, in un luogo stupendo
circondato da alberi maestosi e socolari,
ero tranquillamente seduta sotto il portico
sulal mia adorata sedia a dondolo,
quando ad un tratto,
osserfvando il magnifico paesaggio,
vidi in lontananza, sulla riva ad estdove di solito
i bagnanti facevano capolino alla domenica,
uan figura molto lucente e radiosa.
Era una ragazza, questo riuscii a capirlo
dal suo modo di fare
era così aggraziata, che mi parea
di essere tornata in una di quelle grandi corti
francesi,con tutte quelle dame del settecento,
con i loro abiti sfarzosie molto costosi.
I suoi capelli, erano di un bruno così intenso che era difficile distinguerlo dai tronchi degli alberi, emanavano una luce mai vista, quasi fossero incantati, li portava legati da un nastro di raso verde, ed il suo corpo era così sinuoso e legggiadro, che sembrava essere avvolto da una nuvola bianca di chiffon, era un angelo, circondato da una soave bellezza che chiunque avrebbe dovuto vedere...Incuriosita di scoprire una persona in quel periodo dell'anno lungo le rive, decisi di incamminarmi verso di lei...
Nel momento in cui riuscii a raggiungere uan distanza tale da poter intravedere il suo volto, mi accorsi che era meno raggiante di tutto il resto...
I suoi occhi, sembravano due gocce di mare spenti come una lucina di una candela che sta per terminare, il suo sorriso era assente e sul suo viso vidi due lacrime segnarlo...
Appena mi accorsi di tutto querllo che stava accadendo, mi avvicinai e le chiesi cosa era successo, il perchè di tanta solitudine e lei finalmente, mi guardò diritta negli occhi e mi disse:
- Ero qui, ferma da diverse ore, ad aspettare che ti accorgessi di me -, ed io al sentire quelle parole mi stupii e le chiesi il significato di quello che aveva imputato a quella frase, e con una totale smplicità e amorevolezza mi rispose:
- Io sono la parte più bella di te, quella che parla al tuo cuore, quella che prova le tue emozioni e canta le sue note, tu hai deciso di abbandonarmi e di inaridire la tua anima!!!!-
Rimasi esterrefatta, ero bloccata, incapace di emettere un solo suono, quando finalmente ci riuscii le chiesi il perchè di quelle lacrime, eravamo due perfette estranee eppure sentivo di starle vicina, era assurdo ma con la semplicità mi parlò:
- Le mie lacrime in realtà, sono tutte le cose che difficilmente ero riuscita a darti ed ora spero che queste onde possano comprendere i sussulti dell'anima...-
Ero sempre più stranita e confusa ma era troppa la cuirosità che cercai di avvicinarmi ma ad un tatto disse:
- L'anima è la tua linfa vitale, curala, ascoltala, amala, cantala, e lei ti ripagherà con tutta la sua luce e la immensa gioia, e quando avrai bisogno di me, potrai cercarmi nel tuo cuore, sarò sempre lì,pronta ad aiutarti -
Feci in tempo soloa dirle che aveva ragione e lei somparve tra quelle acque e da quel momento in poi, ogni giorno era mia abitudine andare in riva a quel lago con la voglia di parlarle, ed infatti ogni volta che cercavo di comunicare con leie confidarmi, tutto d'incanto si modificava, assumeva una molteplicità di colorie di luce mai visti ed imparai ad ascoltare quello che il mio cuore voleva dirmi....
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La nostra anima è pura come un cristallo di roccia, l'averla riconosciuta ti rende degna di chi te l'ha mostrata.

E' grande colui che ci rende simili e allo stesso tempo unici, nella moltitudine dell'essere, in questa poesia ti ho sentita vicina, anche la mia anima aveva gli occhi tristi, l'ho ascoltata ed oggi piange di meno.

il 18/10/2002 alle 02:39

io nn so chi tu sia ma so che provi i miei stessi sentimenti, ti mando un forte abbraccio ester

il 18/10/2002 alle 11:37

grazie epr le tue parole ester

il 03/12/2002 alle 10:16