PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 11/08/2008
Nella limpida sera d’estate
Quelle che precede le lacrime
Di S. Lorenzo
Ho puntato stelle e pianeti
Lontani
Chi sa se, ancora, disponibili per una riflessione temporale.
Aerei passavano cercando di imitare
Luci fisse da millenni.
Senza riuscirci.
Trasportavano anime vestite di corpi.
E, intanto, novae e supernovae
Esplodevano,
Nell’infinito lontano dei milioni di secoli
E, di poi, implodevano
In un susseguirsi di attimi
Che agitavamo anime e corpi
In buchi neri voraci e ingordi
Come corpo di donna che ti fagocita
Prima di ucciderti con le parole.
E mi son tuffato dentro
L’Immenso.
Ho nuotato finché ho potuto.
Gorghi di tempo quotidiano
Mi hanno trattenuto
Correnti di ere passate
Hanno cercato di spingermi indietro.
Ho aspettato un cascata
Che mi buttasse giù
Nel futuro
Facendomi affogare.
Il tronco fradicio
D’un ricordo felice
Si balugina innanzi a me.
Lo devo evitare
Se voglio arrivare
In fondo a questa piena
Le cui acque
Sono gran parte delle lacrime
Di chi ha vissuto
Soffrendo.
Ma a pro’ di che?
Spero di scoprirlo,
Annegandoci in fretta.
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La notte delle Lacrime di san Lorenzo diviene la notte del rendiconto umano di Nemoprofeta..il quale sempre attento ad ogni fenomeno metereologico...come anche ai fenomeni esistenziali che attanagliano l'uomo, prende spunto da questo evento per partire in picchiata, nell'Universo della sua vita,come anche quella dei comuni mortali. Vissuto ed esperienze dolorose,aneliti schiacciati con violenza nelle stanze dell'anima chiuse dolorosamente a chiave, e la chiave gettata chissà dove per non essere indotto in tentazione...si ,quel sorriso (ricordo felice che balugina dinanzi a me)lo deve evitare in quanto il solo pensiero gli causerebbe nuovo dolore, è la lotta sovrumana di chi attende lo spegnarsi della vita e, come la stella cadente , lasciando solo frantumi dolorosamente luminosi dietro di sé a testimonianza di sua vita .
ancora una volta, Ernesto, riesce a coinvolgere e trasmettere al lettore un forte senso di compartecipazione.

il 11/08/2008 alle 09:15

Grazie del doppio complimento, Ale!
Il gusto della vita lo si ha anche andando a vedere che fine facciamo, cosa ci sia dopo la cascata.
E se mi salvo?
Un'altra vita in un altro posto?
Speriamo sia più tranquillo e meno isolato di questo.
Un caro abbraccio
N.

il 11/08/2008 alle 09:35

Cara Anna hai scritto più cose tu di me! Sembra un commento per una raccolta di liriche di pregio.
Non merito tanto e, quindi, ti sono doppiamente grato.
In effetti il tuffo nell'immenso, guardando le stelle, viene spontaneo.
Non ho visto stelle cadenti...
Ho solo visto un mio decadimento in rapida discesa, dove non voglio/posso fermarmi per attraversare il più rapidamente possibile questo fiume in piena che è la vita.
Grazie per il bellissimo commento (al secondo verso c'è un refuso e ho pregato lo staff di correggerlo: Quella e non Quelle).
Un baciamano con inchino.
N.

il 11/08/2008 alle 09:41

un viaggio nell'immenso e nel piccolo frammento che lo rispecchia, con tutte le ansie, desideri e paure di chi non ancora deve fondersi nell'Uno.
Ricchissima poesia, caro Er.
Un abbraccio
Ax

il 11/08/2008 alle 09:45

Titolo evocativo
viaggio in discesa e oltre..
smack
liz

il 11/08/2008 alle 09:48

Astrofisico al M.I.T.
N.

il 11/08/2008 alle 10:01

Una idea sulla quale rifletterci poco (in quanto la risposta sarebbe affermativa) ma assai complicata...
A volte dimentico di fare la spesa, pensa a raccolgiere oltre 1.000 componimenti!
Grazie.
N.

il 11/08/2008 alle 10:03

Hai, come sempre, colto e mirato all'essenziale.
Dopo la cascata...
Un caro abbraccio
N.

il 11/08/2008 alle 10:03

Grazie!
Non ho paura delle rapide... ma del rapido trascorrere del tempo.
Bacio.
N.

il 11/08/2008 alle 10:04

hai presente quante lagrime ci vogliono per affogare,caro Prof, meglio lasciar stare,bellissima,ciao

il 11/08/2008 alle 10:37

Caduta del vento
cascata del tempo

ci vedo delle assonanze, ma forse è solo la mia vista annebbiata
ci sento delle consonanze ma forse è il mio udito malandato
Ci leggo un nn so che di binario, quasi lo stesso significato con immagini e vissuto differenti...

Dimmi che nn sono matta, my Nemus!!!???
Ho posto lo stesso quesito a Discri
smack
liz

il 11/08/2008 alle 13:10

Ma non sono solo le mie...
Grazie e un caro abbraccio
N.

il 11/08/2008 alle 16:51

Ci sono delle assonanze e delle "simiglianze" di idee.
Il problema che tutto è soggettivo e ognuno di noi filtra il reale (e oltre) secondo i propri parametri, le personali categorie mentali.
Tu associ il tempo al vento; io, in questa mia, ho unito l'idea dell'acqua, al tempo.
Sempre uno dei quattro elementi dei quali siamo formati, si tratta!
Non sei matta assolutamente.
Sei, forse, un po' più sensibile di altre persone e avverti, a pelle, determinate emozioni o sensazioni per taluni argomenti o questioni vitali che altri non avvertono nemmeno.
Grazie e un bacio
N.

il 11/08/2008 alle 16:55

Cara Tulipano ti ringrazio per il completo e articolato commento, frammisto di brani della mia lirica che ti devono aver colpito.
Il fine di ogni essere è unico: lo sappiamo bene.
E il transitare per questa vita diventa difficile come nuotare in un fiume in piena (di cose, persone, avvenimenti, sensazioni, emozioni, eccetera).
Non bisogna distrarsi e tendere di arrivare alla fine di questo nostro tempo che, come cascata, ci farà piombare dove non sappiamno nemmeno.
Ma che per molti può essere senz'altro una dimensione migliore del vivere quotidiano.
E quel tronco fradicio...Un ricordo della infanzia, mia cara (il legno della memoria era in acqua da troppo tempo)!
Una poesia nata mentre ero a guardare le stelle e mi sono tuffato dentro di me.
Meglio affogare...
Grazie ancora e un caro saluto.
N.

il 11/08/2008 alle 17:01

stupenda.... semplicemente stupenda... espressione massima del senso di solitudine e di amarezza che vorresti affogare nella cascata tanto attesa.... per liberarti in fretta di tanta sofferenza e scoprirne la ragione... autoanalisi perfetta..
sei il migliore e ti voglio sempre più bene
un abbraccio olly

il 11/08/2008 alle 17:02

Grazie cara olly per le espressioni che hai usato e per aver colto l'intima essenza di questa composizione.
Un caro abbraccio
N.

il 11/08/2008 alle 17:12

Il bacio è ricambiato, My Nemus
e con lo schiocco smackkky!!!
liz

il 11/08/2008 alle 20:16

Un profondo messaggio che il poeta dedica a se stesso, ricco di quelle lacerazioni interiori che alimentano ad ampio respiro la sua magnifica vena poetica.
Uno sguardo al cielo per raccogliere una cascata di dubbi e gocce di speranza.
Un caro abbraccio, mati.

il 11/08/2008 alle 23:48

Grazie cara mati; gocce... mare di speranze effimere perdute nella certezza di un vortice che mi porterà alla fine per il gran salto.
Un abbraccione
N.

il 12/08/2008 alle 06:21

notturna oscura stellata introspettiva, bella! B

il 05/09/2008 alle 13:18

Grazie del commento sintetico ma completo che ho gradito molto.
N.

il 05/09/2008 alle 18:26