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GAF
Pubblicata il 09/08/2002
Donne di strada,
lacrime di rugiada.
Corpi schiavi
di lauti ricavi.
Anime incatenate
da menti scellerate,
lucciole di notte
gonfie di botte.
Spiriti sognanti
di normalità anelanti.
Portano nel cuore
le bramosie d’un amore
che dall’asfalto le allontani
per sposarle un domani,
facendogli dimenticare
quella strada da bruciare.
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Poesia bella e ardita.
Una volta definii le prositute: le amanti dei poveri.
Tra le loro braccia, infatti, un uomo qualunque, solo, povero, trascurato da tutti (un accattone, insomma) realizza, se pur per un attimo, il sogno di quanti possono avere delle braccia e una bocca che li prenda per amore quando ne hanno bisogno.
Già.
Quante donne approfittano di questo, mia cara!
E' il maschio ad aver bisogno dlel'amore e del calore di una donna e non il contrario!
E per questo, è disposto a pagare qualunque prezzo. In termini di denaro, per una prostituta. Con tutto se stesso (quindi anche col denaro, che non diventa il pretium scleleris!!) con la donna del cuore!
E si paga tantissimo pur di averla!
E poi. Se se abbandonato come un cane, con la prostituta fa parte del gioco e del rapporto e non hai nulla da recriminare e recriminarti.
Altrimenti.........!
E' una poesia che fa riflettere.
Brava
N.

il 09/08/2002 alle 17:09
GAF

Caro Edo quando ho scritto questa mia pensavo a quelle poverine che ingannano con il miraggio del lavoro qui in Italia ragazze povere e semplici che hanno bisogno di soldi per campare famiglie numerose.Le altre sono responsabili del proprio destino quindi per loro nessuna compassione!
Non stancarti in riviera e divertiti.
Un abbraccio
Elisabetta

il 09/08/2002 alle 18:38
GAF

Concordo solo a metà non trovo giusto il fatto che queste ragazze siano costrette con la forza ogni uomo che ci va dovrebbe riflettere su quante botte prendano queste ragazze per soddisfare le loro voglie.
Un abbraccio
Elisabetta

il 09/08/2002 alle 18:43

Non generalizzare.
La situazione, oggi, è cambiata parecchio.
Ciao
N.

il 09/08/2002 alle 18:50
GAF

Io in questa mia pensavo a quelle schiave di aguzzini che le mettono il guinzaglio al collo e non le lasciano e se non fanno ciò che dicono loro son botte e torture a volte le sfregiano permanentemente sia fisicamente che moralmente.
Poi come ho già detto ad Edo ci sono le altre ma di quelle non ho compassione.
Un abbraccio
Elisabetta

il 10/08/2002 alle 07:32