Vuoi
Inchiodare
La mia fantasia
Ancorandola a ricordi
Non molto lontani
Fatti di noi
E dei tuoi lunghi
Appassionati
Teneri
Baci.
Vuoi che dimentichi
Il tempo trascorso
Quasi rinnegando la mia esistenza
Per comprimerla
Sacrificandola sul tuo altare
Del dolore
Del distacco.
Non puoi!
La mia mente non si ferma
Qui
Ora
Solo perché tu me lo ordini
Per impedirmi di soffrire ancora
Per impedirti di congelare
Le colpe
Rimuoverle
Strappartele di dosso
Come rete sopra un branco
Di pesci agonizzanti
Ma ancora vivi
Che dibattono le code
Aprono le branchie
Per cogliere ultimi atti di vita
Prima di addormentarsi
Nelle pance di avventori
Ubriachi di materia
Astemi di idee.
No,
Amore ancora mio!
Anche se non so
Quali lidi
Ora
Conosca il tuo corpo
Altare di Venere.
No.
Di notte
Ancora
Come ogni sera
Verrò a rapinare le tue illusioni
Di donna sconfitta
A portarmeli qui accanto a me
E riempire le mie lenzuola
Fredde
Del calore d’un affetto
Del bollore d’un amore
Del fremito di mani
Che cercano anche il mio volto
Per baciarlo nell’oscurità.
Lontano
Ti sei portata la tua bocca
Per me sacra
E non odo la tua voce
Così uccidendomi col silenzio
Distruggendomi col negarmi
Un bacio
Un semplice bacio
Che risvegliava i sensi
Umani
Mentre le nostre anime
Si amavano su di noi.