PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 07/08/2008
Nel collo dell'anfora sbeccata
gli anni non amano parlare
della mutazione del vento
né della pietra che ha cambiato posto.

Fino a farsi male
stringono i baveri avvolti in chiaroscuro
tra le dita,

eppure la frenesia dei giorni va narrata.

Vicoli gai in ritorno da strade sterrate
reclamano il racconto
di ciò che ha stupito il viaggiatore:
piccoli spazi di raccolta
per panorami estremi
e vedute mozzafiato,
pochi tratti schizzati sul foglio
a racchiudere incanti e disincanti
di un minuscolo villaggio.

Un araldo squilla,
la memoria appartiene ad un castello benedetto.
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sono le piccole cose che ci fanno ricordare
chi siamo
e la nostra provenienza
i nostri affetti presenti
ma soprattutto quelli trascorsi e che non troveremo più
qui....
ma un araldo squilla e noi ne riconosciamo il richiamo

il 07/08/2008 alle 10:25

le tue mani cosa indossano per scrivere poesie così cara Mati,bellissima,saluti

il 07/08/2008 alle 11:44

dolce Mati
la cera pesa sulla cartapesta, sicura che le ali della memoria porteranno i ricordi in salvo, tra le mura del castello?

smack
liz

il 07/08/2008 alle 13:34

nonostante il caldo intravedo cappotti con baveri stretti e alzati in una chiusura quasi ermetica sul mondo.
si, narrare di posti meravigliosi ci aiuta a ricordare, a viaggiare fosse anche solo con la fantasia.
le parole ci saranno sempre di conforto, il silenzio non spiccherà mai il volo.
così per me
un abbraccio
rst

il 07/08/2008 alle 15:01

diario di viaggio reso con grande liricità ed efficaia, molto bello quel "eppure la frenesia dei giorni va narrata." che raccoglie le motivazioni del ricordo che si vuole conservare nella memoria imperitura...
Un abbraccio
Ax

il 07/08/2008 alle 15:30

Il tuo commento supera di gran lunga i miei versi, perchè con grande incisività arricchisce il significato della mia riflessione e la conduce verso una dimensione spirituale.
Ti sono grata per la particolare attenzione con cui mi hai letto.
Un caro pensiero, mati.

il 07/08/2008 alle 22:36

Nelle piccole cose c’è l'origine dell’infinito, così come nei piccoli passi della memoria c’è tutto l’universo del nostro esistere.
Grazie, Roberto, del commento così attento ai particolari.
Un abbraccio, mati.

il 07/08/2008 alle 22:53

Nelle mani stringo la vita e tutte le emozioni che da essa ricevo.
Grazie, Andrea, del tuo dolce commento.
Un caro pensiero
mati

il 07/08/2008 alle 23:00

Carissima, le ali di cera e cartapesta le faccio indossare al silenzio, in modo che, sciogliendosi al calore del sole o consumandosi sotto l’impeto della pioggia, possano lasciare spazio alla voce della memoria, l'unica nota capace di condurci al solido castello dei ricordi.
Ricambio con affetto il tuo smack, grazie, mati.

il 07/08/2008 alle 23:13

Il silenzio con me ci prova, ma non attecchisce!
Grazie dello stimolo a narrare, lo prendo al volo.
Un sorriso, mati.

il 07/08/2008 alle 23:38

Hai fatto centro, raccogliendo la mia voglia di non volere dimenticare nemmeno un piccolo frammento.
Grazie infinite, ricambio l'abbraccio
mati

il 07/08/2008 alle 23:40

Chissà perchè mi viene alla mente Quasimodo e la sua splendida " Ed è subito sera." Forse perchè il tuo raggio di sole è particolarmente luminoso. Ciao splendida sognatrice! ***** Un abbraccio, alcide

il 07/08/2008 alle 23:47

E' bello pensare che si possa dare fiato alle trombe per suonare quei pezzi di vita che ci sono appartenuti, nota su nota, senza paura che qualcuna possa avere perduto la sonorità che aveva prima.
Hai trovato delle espressioni felici per accompagnare i miei versi, grazie di cuore.
Buonanotte, mati.

il 07/08/2008 alle 23:49

Che dirti?
Sei tu una luce splendida che arriva all'improvviso sui miei versi.
Un immenso grazie.
Un caro abbraccio, mati.

il 07/08/2008 alle 23:53

ciao Cara Mati
Sai, la tua poesia non so perche' mi ha riportato alla mente mia nonna, l'infanzia e i bimbi chiassosi che felici del niente giocavano sulle strade deserte e senza automobili. un ricordo vivido dell'infanzia.
"eppure la frenesia dei giorni va narrata"
con affetto,
Maria

il 09/08/2008 alle 06:10

Prendo atto del tuo ricordo, che sento vicinissimo al tempo da me vissuto, ed esprimo il mio grazie per la tua affettuosa sosta tra i miei versi.
Comincia a preparare il filo del tuo racconto di vita da regalare. sotto forma di favola, alla piccola Elisa.
Un caro pensiero, mati.

il 09/08/2008 alle 23:26

Le tue parole sfuggono alla mia comprensione...
invoco da te una chiave di lettura univoca che
anche i commenti hanno contribuito a rendermela
più inaccessibile...
Non c'è ironia nelle mie parole, ma solo schietta
e... imbarazzata sincerità.
Ciao,
McMaan

il 12/08/2008 alle 01:06

Mi piacciono le poesie che mi trasportano nei luoghi descritti, per un attimo puoi sfuggire alla realtà!

Cipo.

il 12/08/2008 alle 15:11

C'è qualcuno che sostiene che la poesia non vada spiegata, ma non credo che si faccia danno a parlare dell’idea che l’ha mossa e sostenuta.
Tu, con molto garbo, mi inviti a farlo, ed io ti sono grata per lo stimolo a chiarirne il senso.
Arriva un momento fortemente segnato dallo scorrere del tempo in cui, anche per una certa forma di pudore, ci si vorrebbe stringere nel proprio bavero invernale, nascondendosi alla vista degli altri, in solitudine, oscurando i tratti del presente, ma la memoria non ci consente tale stacco dal mondo e reclama il suo spazio, così scioglie quelle deboli ali che il silenzio stava per modellare e rimodula la voce, facendo sì che il racconto della vita rifiorisca, riprendendo perfino i ricordi del passato per unirli a quelli dell'ultimo tratto in faticosa salita.
Spero di avere soddisfatto il tuo desiderio di saperne di più su ciò che ha ispirato i miei versi.
Ciao, mati.

il 12/08/2008 alle 23:18

La forza delle immagini, unita alla possibilità di spaziare in esse con la propria fantasia, è una bella possibilità per evadere dal quotidiano.
Grazie del tuo passaggio, mati.

il 12/08/2008 alle 23:32

particolari e raffinati versi..molto bella..Andres

il 12/08/2008 alle 23:54

Grazie infinite per il particolare commento.
Un caro saluto, mati.

il 13/08/2008 alle 00:21

Grazie... stupenda chiosa! Ora rileggendola ho potuto percepire ciò che prima sembrava essermi negato.
Il mio apprezzamento, benchè irrilevante, espresso adesso ha un'altra valenza...
Complimenti a te e ad alessandra!
Mc

il 14/08/2008 alle 00:21

Eppure nonostante l'usura del tempo ogni vestigia antica, racconta una meravigliosa storia di quando
"beltea splendeva.."
E i vicoli e strade sterrate ,reclamano quello racconto ,che faceva il viaggiatore di passaggio a tracciare con pochi tratti il villaggio e un araldo squillava alla memoria di un castello benedetto.
Cara Maty, con pochi tratti, ho rivisto nitidamente tutto il paesaggio del piccolo villaggio.
Sei una brava narratrice! Con affetto.Dora

il 20/08/2008 alle 23:53

Ho seguito il tuo sguardo attento che ha raccolto ogni particolare del mio dire.
Grazie di cuore per il gradito passaggio e ben tornata.
Ti abbraccio, mati.

il 21/08/2008 alle 00:24

Quante poesie mi son persa di te , in questi mesi, dove le mie visite erano fugaci e distratte. Parole lette in superficie , ma la memoria appartiene ad un castello benedetto quanto mai vero a farmi ricordare il senso dei miei silenzi. e dell'intenso legame con te. ti voglio bene nadia

il 21/08/2008 alle 22:59

Quante poesie mi son persa di te , in questi mesi, dove le mie visite erano fugaci e distratte. Parole lette in superficie , ma la memoria appartiene ad un castello benedetto quanto mai vero a farmi ricordare il senso dei miei silenzi. e dell'intenso legame con te. ti voglio bene nadia

il 21/08/2008 alle 22:59

Quante poesie mi son persa di te , in questi mesi, dove le mie visite erano fugaci e distratte. Parole lette in superficie , ma la memoria appartiene ad un castello benedetto quanto mai vero a farmi ricordare il senso dei miei silenzi. e dell'intenso legame con te. ti voglio bene nadia

il 21/08/2008 alle 22:59

Nadia carissima, il silenzio, quello dovuto all’anima che si apparta dal mondo per volersi ritrovare, serve a fare crescere l’affetto per le persone a cui si vuole bene.
Ci siamo sentite poco, è vero, nel rispetto di particolari necessità, ma non ci siamo mai tenute fuori da quel legame di amicizia che abbiamo costruito nel tempo con piccoli passi e tanto entusiasmo.
Grazie infinite per questo tuo commento in cui ritrovo per intero quella sensibilità che ti ho riconosciuto fin dal primissimo incontro.
Ti voglio bene, un abbraccione e tanta serenità, mati.

il 22/08/2008 alle 23:25