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Pubblicata il 08/08/2002
La notte è lunga a trascorrere quando si è soli.

Il nero del cielo diviene soffocante cappa, attraverso la quale nessun sollievo è possibile ricevere.
Le stelle stupido sogno di quei creduloni che ancora credono che esista qualcosa, oltre.
Non pensano nemmeno per un attimo alla loro minuscola fattezza su questa terra,
ecco ora mi sento piccola mi angoscia l'essere minuscola in confronto a questo cielo che mi sovrasta,
ho paura,
paura di essere schiacciata da una stella,
e se adesso proprio adesso mi cadesse addosso.

Giungono da lontano i neri cavalieri della morte,
li vedo cavalcare invisibili verso la mia mente,
piango sono sola,
terribilmente sola, e se pure non lo fossi fisicamente,
lo sarei lo stesso dentro questo vuoto deserto che è la mia anima incerta.

La realtà diviene dimensione impalpabile, il corpo cede ai demoni della paura, giaccio sconfitta in un angolo del mio balcone, sola come sempre prego che finisca quell'istante,
domani il sole sorgerà di nuovo,
per tutti sarà una consuetudine,
per me invece è una finestra di luce sulla mia buia vita.

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Generalmente a me piace la Notte, la considero un momento magico, però tu descrivi benissimo quella strana sensazione che si prova nei confronti dell'Infinito....Forse è paura dell'infinito...Ma
Chi sono i neri cavalieri della Notte?

il 10/08/2002 alle 00:21

Sono i mostri della paura, che si appropriano della mente, non lasciano che nessun altro pensiero ti appartenga, se non la paura stessa.
Sono spietati, e si nutrono della paura stessa, più temi e più loro divengono forti.
Ciao e grazie di aver letto i mei pensieri.

il 10/08/2002 alle 00:38