PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/08/2002
E' da tempo che mi soffermo
sul mio silenzio.
Fatto di luci, color, suoni.
Non so ben quando cominciai la danza,
in questo universo d'umil essenza.
Dapprima mi fu caro
viaggiar nel nulla,
passeggiando tra strane
e variopinte sfere.
Poi m'accorsi
di quanto elettrizzante fosse
accender iridescenti vortici,
nel blu d'un gas evanescente.
Poi a discender
in cascate di stelle albine,
o a girovagar
su meteoriti in fiamme,
schivandoli (ero davver bravo)
sol all'ultimo istante.
Che piacer che ho
nel mio universo deliziato
quando vidi nascer
comete e spirali ardenti,
valicato ponti di luci ambrate,
solcato fiumi di porpora
tra vulcani interstellari.
Certo è con gioia
che or ricordo
esplosioni e dissolvenze
d'inter pianeti,
anche se dapprima piansi,
senza neppure il cuore...
ma poi compresi
quanto bella fosse la vita,
quant'altre cose
potessi ancor fare
sentir, udir
in quest'universo immenso
che scelsi luogo
per mie eterne,
impareggiabil vacanze.
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la fantasia illimitato ponte per accedere al nostro intimo universo....la sensazione di entrare in esso per scoprire la vita...

il 08/08/2002 alle 19:10