Sei come un crocicchio
sulla via
mi sei dovunque
io speri di arrivare
e non c'è isola o porto innaturale
dove io approdi
sazia e salva di te.
Inventi un monito
debole e fortuito
che mi sa tanto
di recriminazione
per cui non posso
nè fuggire nè restare...
e rimango appesa
ad un dimesso filo
come fossi un'esca
in mezzo al mare
e non c'è isola o spiaggia regolare
dove io giunga
per concludere il mio giro...
di costellazione infranta
o dispersa
che nonostante tutto
vuole ritornare al crocevia
e ad un vespro crepuscolare
necessitarsi di un te
che riconosce nella terra
e in quell'icona sacra
nebulizzata da un consueto sogno:
quello di esserti ovunque
io voglia andare.