L'ombra dice
che senza sole non potrebbe esistere.
Il mare dice
che senza cielo non avrebbe colore.
La notte dice
che senza giorno non avrebbe sapore.
Il poeta dice che
senza dolore non potrebbe scrivere.
L'amore dice
che senza cuore non potrebbe amare.
Il gabbiano dice
che senza solitudine non potrebbe volare
Dico
che senza la mia mente non potrei viaggiare,
non potrei superare i limiti di cemento,
toccare la vera purezza del silenzio,
raccogliere le lacrime sulle labbra,
credere nella unica ragione.
Credere in oceani dolci,
come meduse per strada,
fermarsi in un bar per pregare,
trascinarsi la gioia come riserva
del dolore.
Non sono cori di pazzia, allusioni
di mera felicità ma astute allegorie
che non trovano parole.
Ogni mente conosce la sua via,
ma la mia non è coscienza, miscela
di carburi più leggeri dei pensieri.
Al di là della riva c'è
c'è un orizzonte di parole, suoni proibiti
paura del buio.
Incontriamoci verso sera, dove non
c'è ponente se non c'è mare.
Mangia le mie fobie
Strappa le pause di un mio sguardo
affonda la lama per ogni mio sorriso
bevi il paradosso della mia vita.