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Utente eliminato
Pubblicata il 08/08/2002
Miro del ciel
i più luminosi fori,
bramoso,
di beltade pura,
di sentir la sua pelle,
di arrestar la paura.

Fermo, sui
miei pensieri rimango,
dinanzi l'ermo
dell'avverso mio fato.

In questa fredda notte
avverto il suo respiro,
riscopro il suo viso
ridarmi calore.

Riecheggia in me
il suo lieto verso,
accende e arde la paura,
l'angoscia, l'ansia.
e così rinasce
la mia nuova speranza.
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