Caro Gianni, ogni tuo ritorno su Ph è segnato dalla tua voce vibrante di malinconia, ma è la realtà che racconti in poesia, quella che da tempo è divenuta pungente, spigolosa, e che ti riporta con rimpianto all’età felice in cui eri capace di appendere il cuore ad un filo lucente come falce di luna.
Tante cose sono cambiate in peggio, il dolore bussa alla porta dell'umanità, senza possibilità di appello, e tu lo senti forte nel tuo petto.
La sensibilità che ti caratterizza è davvero grande e ti avvicina alla tristezza di quanti soffrono.
Un abbraccio, mati.
Come sempre,nelle tue sentite poesie esprimi tutto il dolore che rinchiudi in te e percepisci tutto il dolore che c'è nel mondo e al quale in minima parte possiamo rimediare.Cominciando da quelli che ci sono vicini.Con affetto.T