PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/07/2008
Il venditore etiope vendeva monili
I suoi occhi elargivano bagliori alla notte,
il sorriso d’avorio bianchissimo
oscurava le stelle agostane…

le mani le usava come lunghissime liane
per scalare le cuccagne dei sogni
dove finiscono spesso i palloncini
che sfuggono di mano ai più piccini.

il venditore etiope aveva piedi immensi
attraversava savane d’inquietudini
valicava frontiere di miseria
scandagliava pozzi di sorgive

Gli occhi perduti sulla chioma di un banano
l’orecchio teso a percepire il pianto
di un virgulto lasciato nel deserto…

il suo passo lasciava orme dolci
percorrendo un tempo di miracoli
avanzando come guerriero pacifico
veniva avanti emulando un ghibli seducente.

Potrebbe sorgere una Città futura
Intorno alla robusta cinta dei suoi fianchi
piantata sui suoi grandi piedi
che conoscono perimetri d’infinito.

La pelle del suo cuore è un tamburo
che trasmette segnali ineludibili
Tamtam che raggiungono le stelle sue alleate
svegliano l’amata che sotto la tenda riposa.
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ah ! vedo che è passato il solito cretino. grazie. non mi tange.

il 21/07/2008 alle 14:59

Anna..sei troppo delicata..
per l'idiota perditempo
non ci sono epiteti sufficienti..
é malato, perdonalo!

*La poesia e' splendida..
di grande spessore, minuziosamente
descrittiva, dove tutte le capacità
sensoriali udito, vista, tatto..
usate magistralmente per rendere
vivido e unico il soggetto*
B & b Summy

il 21/07/2008 alle 15:21

Cosa hai dimenticato?
Nulla davvero!
Hai tenuto conto di ogni particolare, hai perfino seguito il ritmo interiore del venditore di monili.
Della sua natura di uomo nulla ti è sfuggito, hai colto le emozioni, i pensieri, i sogni e perfino la donna del suo cuore.
Sei sempre più brava, con affetto, mati.

il 22/07/2008 alle 00:52

Un'immagine con bellissime e sapienti pennellate di colore a comporre un quadro che narra la storia e i sentimenti di un essere umano del continente che fu culla della vita del pianeta...
Ciao,
Massimo

il 22/07/2008 alle 02:16

Il venditore Etiope sfila sulla sabbia dorata,
vende le sue mercanzie,
dona un filo di speranza
per ciascuno che si ferma accnto a lui
Il suo passo lascia orme dolci
percorrendo un tempo di miracoli,
e viene avanti emulando
un ghibli ricco di seduzione...
Ora il suo cuore batte come tamburo per raggiungere la sua amata, sotto la tenda
al riparo della calda Estate!
Cara Anny, il tuo brano seduce il cuore
e lo rende fragile! emozionante!
Un abbraccio.
Dora

il 24/07/2008 alle 12:26

vengo subito a ringraziarti cara dorina, sei davvero costante e generosa, sempre..
con affetto,anna

il 24/07/2008 alle 13:51