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Pubblicata il 19/07/2008
L’orologio a muro mi indicava l’ora della colazione.
Quindi presi posto ed iniziai ad immergere i biscotti nella tazza colma di tè caldo.
Uno dopo l’altro lasciai cadere i miei biscotti nel liquido verde, vedevo che si gonfiavano e che oscillavano a destra e a manca e poi toccare il fondo.
Il cucchiaino, guidato dalla mia mano, provvedeva a fare il resto.
Tutto proseguì con ordinata calma, finché l’ultimo biscotto cadde nel tè.
Poi … il silenzio.
Restai venti minuti aspettando che il biscotto si sciogliesse nel tè.
Non riuscivo a capacitarmi come un biscotto del tutto uguale agli altri, si comportasse in modo così diverso.
Mi sembrava una vera e propria stranezza, priva di una spiegazione logica che andava risolta con decisione incidendo con la punta del cucchiaino la superficie del biscotto ribelle.
E così feci, ma notai che il biscotto non si frammentava.
Ero disperato! Un biscotto galleggiava da oltre venti minuti nella mia tazza di tè, come se fosse una scialuppa di salvataggio.
Un’idea m’illuminò la mente! Perché invece di usare le maniere forti, non mettevo in atto morbide forme di persuasione?
Fu così che iniziai a cantare il miglior repertorio che avessi a disposizione, sperando che il biscotto
sopravvissuto si sciogliesse.
Nell’ordine cantai: “O sole mio” “Nel blu dipinto di blu” “Questo è il ballo del qua! Qua!” “Sono un italiano” “Vincerò” ma lui niente! Non ne voleva proprio sapere.
Mi collegai ad internet per inoltrare un fax di protesta alla fabbrica produttrice che assicurava la morbidezza dei suoi prodotti in qualsiasi condizione di utilizzo.
Prima del fax, diedi un’ultima sbirciatina in cucina e … incredibile!
Il biscotto ribelle era sparito, portando con se anche la tazza!
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ti leggo dopo manuelito sto uscendo...ciao TVB

il 19/07/2008 alle 20:05

Della serie:ai confini della realta'.Complimenti

il 19/07/2008 alle 21:37

Mi piacciono i tuoi racconti surreali.. Hai uno stile moderno descrittivo. Bravo Manuelito.
Buonanotte! Dora

il 20/07/2008 alle 00:06

mi sorprendi, sto scoprendo un aspetto di te che non conoscevo e che sta venendo alla luce..mannagia del biscotto...si ma la tazza dov'è...chiamiamo il numero verde di cui hanno parlato ieri in tv...oppure si può sempre chiamare Roma 3131...ciao Manuelito dolcissimo.un saluto del mattino, a proposito: Hai già fatto colazione?
anna

il 20/07/2008 alle 07:31

La colazione? Sparitaaaaaaa!!!

il 20/07/2008 alle 07:52

allora vineni da me..the verde con biscotti savoiardi fatti in casa..ciao con affetto, anna

il 20/07/2008 alle 07:56

*Avresti dovuto chiamarlo
il biscotto magico..
oppure..il biscotto Mago Zurlì
oppure il biscotto ladro (si e' fregato la tazza)
oppure il biscotto dietologico(e' pura illusione mangiarlo)*

E' incredibile come un biscottino possa interferire
con un buon inizio di giornata! :-D
B & b Summertime

il 20/07/2008 alle 20:21

Grazie, summertime dei tuoi suggerimenti che trovo appropriati, specie: "il biscotto magico". In fase di componimento ho scelto invece l'aggettivo "ribelle" per mettere in evidenza l'anticonformismo. Oltretutto il racconto trae spunto da alcuni episodi rilevati dal sottoscritto durante la colazione: i biscotti non si scioglievano nel tè con la stessa tempistica. Cosa significa? Non sono tutti uguali? E così mi è venuto in mente di scrivere un breve racconto. Grazie, M.

il 21/07/2008 alle 06:55

Che dolce invito! Sei dolcissima, Anna. E immagino anche brava in cucina. (Ma non preoccuparti non voglio collocarti tra i fornelli. Tu sei molto di più di una cuoca, di una madre, di una moglie, di una poetessa. Tu sei lo spirito presente dovunque: nell'aria che respiriamo e nel battito del mondo. Tu stessa sei mistero persino per Dio.) Buona giornata, M.

il 21/07/2008 alle 07:07

Carissimo Manu...:-D
la spiegazione c'è..
il tuo incontro con i biscotti
non é casuale..però le categorie sono tre:
1)I poveri disgraziati che si sono sciolti,
sono i più..coloro che si lasciano trasportare
facilmente e in massa appoggiano, nutrono e condividono
il sistema, vittime compiaciute.
2)I tosti, gli inarrestabili, meravigliosamente
egocentrici, gli impavidi lottatori, fieri e univoci,
galleggiatori esperti nelle più disparate acque.
3)Gli eterni indecisi, apparentemente sicuri,
gli esperti nel dar aria alle trombe, del armiamoci
e partite, camaleontici per convinzione o per
esigenza.

Che analisi toccante! vero Manu?!
Bacione & bacetti Summer
il sistema

il 21/07/2008 alle 09:45

Condivido la tua approfondita analisi sociologica. Mi sembra straordinario paradigmare l'uomo al biscotto! Forse nessuno prima di noi, ci aveva pensato. E questo è un merito non da poco. Un saluto cordiale, M.

il 21/07/2008 alle 12:39

C’è di che preoccuparsi se anche i biscotti indossano le ali e fuggono con un pesante bottino...
Bello il tuo procedere per sentieri fantastici, un modo per accettare meglio la realtà.
Un caro saluto, mati.

il 22/07/2008 alle 00:32

Sì, penso che hai centrato l'obiettivo. Ma non è solo il modo per evadere, ma anche quello di mettere alla frusta la fantasia. Grazie per la tua attenzione. Un bacio, M.

il 23/07/2008 alle 21:34

ho fatto il tifo per il biscotto! grande!(il biscotto).
un abbraccio eoskarma

il 05/03/2010 alle 13:09

Il biscotto nel suo piccolo, incarna il vivere con fantasia. Grazie, Fabio. Un bacio.

il 05/03/2010 alle 15:28