PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 16/07/2008
I pazzi
Urlano forte per strada
Gesticolano e minacciano
Ma a casa restano muti e di sasso.
I pazzi
Spaventano per la via
Ignari esseri che hanno paura della follia
E a casa piangono forte.
I pazzi
Vivono di ricordi
Ignorano il presente
Hanno paura del futuro.
I pazzi
Si stringono la testa tra le mani
Sperando di non far uscir fuori i loro pensieri
E restano
A volte
Seduti per ore
Su un balcone
O una panchina fredda
A guardare il Sole
O alla luce delle stelle,
Ricoperti di stracci umidi
Per gli sputi ricevuti.
I pazzi
Non sanno mentire
E guardano sempre negli occhi
Chi li fissa
Deridendoli.
I pazzi
Sono molto vicini
Alla Verità e a Dio.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

*** I così detti pazzi, sono persone rimaste
bambini, nessuno li ha fatti crescere.
Sono persone che non hanno mai avuto
la fiducia di chi e chessia quindi in Sé stessi.
Sono persone che non possono costruire
un futuro, non sanno cosa sia.
(Chi lo sa invece od è convinto
di saperlo, quello si che è pazzo!)
Io, quei pochi "matti" che ho conosciuto
mi è bastato poco per farmeli amici e
conquistare la loro fiducia. Una volta uno
mi disse, (era un pò sconvolto però), Tu, Gianni, sei la mia mamma.
Mi colpì molto mi vennero i brividi, e capii che
veramente lo trattavo meglio della
madre naturale. Vabbé! Passo e chiudo altrimenti se me metto a raccontà... te saluto, Nemo.
Tosta la tua!!!
zio

il 16/07/2008 alle 22:00

i pazzi sono fuori
non cercateli qui

Vecchioni.

molto piaciuta Prof,saluti

il 16/07/2008 alle 22:01

Grazie...Zio!
Una riflessione su persone che vengono ritenute tali o lo sono ma che devono avere da tutti noi il massimo rispetto.
Una volta ne ho scritto una su una pazza della mia città (ex maestra) divenuta folle e diventata una barbona.
Un caro saluto.
N.

il 16/07/2008 alle 22:06

Verissimo!
Con le dovute distinzioni (i matti ci sono per davvero e, purtroppo, per la legge Basaglia non possono nemmeno essere curati a dovere), è gente che merita rispetto e considerazione.
Nella antichità erano rispettati e ritenuti vicini alle divinità.
Grazie e un carissimo abbraccio
N.

il 16/07/2008 alle 22:07

Bella Davvero!

il 16/07/2008 alle 22:12

"Passi malati nel deserto", il titolo di una mia vecchia poesia.
N.

il 16/07/2008 alle 22:12

Grazie e benvenuto alla lettura delle mie poesie.
N.

il 16/07/2008 alle 22:14

Per aiutare gli altri, bisogna prima
aver aiutato sé stessi ad intercettare
l'amor proprio che, quando conquistato,
non puoi più tradirti. Lui, ti "stoppa"!

Un caro saluto Nemo

il 16/07/2008 alle 22:19

"I pazzi
Si stringono la testa tra le mani
Sperando di non far uscir fuori i loro pensieri"
Bellissima questa immagine...
"beati i poveri di spirito, perché di essi è il regno dei cieli..."
Ax

il 16/07/2008 alle 22:22

Assolutamente d'accordo con te!
Infatti si dice...ama gli altri come te stesso; nè più, nè meno.
Anche perchè siamo sempre soli e sempre lo saremo.
Un caro saluto e grazie
N.

il 16/07/2008 alle 22:27

A guardare il Sole
O alla luce delle stelle,
Ricoperti di stracci umidi
Per gli sputi ricevuti.
I pazzi
Non sanno mentire
E guardano sempre negli occhi

Mi ci ritrovo..
e mi viene l'oticaria ogni volta che tentano di etichettarmi con l'aggettivo NORMALE..

bella My Nemus
smack
liz

il 16/07/2008 alle 22:28

Grazie caro Axel. Quella poesia che ho citato prima me la commentasti molto bene.
Il discorso della montagna, indipendentemente dalla fede praticata, dà una "via" verso la evoluzione personale.
Un abbraccio
N.

il 16/07/2008 alle 22:28

La pazzia non è una sola.
E tu ne hai descritte varie...
Un dolore può portare alla pazzia.
Come una malattia.
I pazzi hanno le loro verità.
I pazzi vivono in un mondo tutto loro.
Noi, che non sappiamo o non capiamo, noi che non possiamo fare altro che rispettarli e alleviargli certe "torture", possiamo solo amarli standogli vicino.
Poi ci sono gli specialisti, i dottori, che molto possono a rendergli una vita dignitosa, senza rinchiuderli.
I pazzi sono vicino a Dio, ma come pecorelle smarrite che hanno bisogno di essere riportate nell'ovile.
Avere paura dei pazzi è un po' come avere paura nel proprio lato "oscuro".
Poesia toccante che tratta un argomento caduto nel dimenticatoio.
Un abbraccio.
Pau

il 16/07/2008 alle 22:34

Grazie cara Liz.
Subire le umiliazioni e tacere. Rafforza e rende liberi.
A cominciare dalla mente.
Un bacio anche a te
N.

il 16/07/2008 alle 22:53

Grazie cara Paula.
Hai fatto un commento molto articolato che sfiora argomenti forti.
Il nostro lato oscuro... mi trova d'accordo.
Un abbraccio anche a te.
N.

il 16/07/2008 alle 22:55

nn credo renda liberi, sicuramente tempra il carattere

smack notturno
liz

il 16/07/2008 alle 22:56

Ci vorrebbero ore a disposizione per affrontare tali argomenti delicati.
Abbiamo buttato più di un sassolino nell'acqua... aspettiamo che i cerchi concentrici arrivino ad altri, prima che si disperdano.
Buonanotte.
Pau

il 16/07/2008 alle 23:25

Ti ringrazio del pensiero gradito.
Un caro abbraccio
N.

il 16/07/2008 alle 23:50

Buonanotte anche a te
N.

il 16/07/2008 alle 23:51

La follia ha variegate forme, come ben sai e si presenta sotto, a volte, mentite spoglie.
Ho voluto solo scrivere qualche parola cercando di far riflettere chi legge sulla condizione di particolari esseri umani.
Altra cosa, ovviamente sono i disturbi del carattere, le psicosi, le paure, le ansie.
Ecco, vedi, un pazzo, ad esempio, non ha paura di niente e di nessuno, ma non percepisce l'esito delle proprie azioni.
Gli sfugge la razionalità.
O ne eccede.
Ho appena finito di vedere L'Ultimo Samurai. Il bushidò è ben altro: è l'onore di morire combattendo e servire l'Imperatore.
Eppure molti sarebbero disposti a dare loro del matto.
Questa mia poesia, come l'altra, è dedicata, ripeto, alla condizione umana.
Pensando, però, che a volte quelli che sembrano matti, hanno una sensibilità diversa e percepiscono la verità al di là delle apparenze, delle forme, delle condizioni e delle situazioni umane cui spesso sono stati condotti o per dna o per colpa di terzi.
Un inchino alla sofferenza psichica, insomma.

il 16/07/2008 alle 23:59

toccante
si, direi che è il termine appropriato.
è inutile aggiungere altro.
molto sentita
rst

il 17/07/2008 alle 00:46

Grazie. Una sana riflessione su uno status possibile della nostra mente.
N.

il 17/07/2008 alle 07:06

forte il messaggio sottaciuto da questo tuo commento, cara Terra..i pazzi sono quelli che infrangono i sogni delle donne..mi riferisco ad una tua precedente...ciao, con un pò di apprensione per i rifiuti speciali. ma sempre con tanto affetto, deamor.

il 17/07/2008 alle 08:22

Scusami Er, se ho omesso di commentare questa tua sublime poesia, l'ho fatto in privato..
con stima ,anna

il 17/07/2008 alle 08:24

La andrò a leggere subito. Grazie.
N.

il 17/07/2008 alle 08:34

Ciò che ti porta alla libertà
Buona giornata.
N.

il 17/07/2008 alle 08:35

Concordo. Sono esseri malvagi, crudeli e spietati e non assolutamente folli.
Qui ho voluto parlare dei "veri matti".
Grazie
N.

il 17/07/2008 alle 08:36

Doloroso per me leggere, e anche imbarazzante il commentare, perché mi dispiace intromettermi. Lo faccio perché è di conforto trovare persone come voi, che si avvicinano ai drammi della vita con profondità e, insieme, semplicità. Se non sono pesante, vorrei dirvi che il labile confine tra "normalità" e follia è spiegato da Freud nel suo saggio "Un ricordo d'infanzia di Leonardo da Vinci", nel volume "Psicoanalisi dell'arte e della letteratura". Grazie per lo spunto che mi avete dato. (E poi Nemoprofeta è sensuale anche quando affronta temi difficili come questo. :) )
Daniela

il 17/07/2008 alle 11:10

Grazie, cara Daniele del commento e del complimento che mi fai e che accetto. Perchè, forse, sono veri entrambi...
Mi sono affacciato, e non per la prima volta, sul tema della follia perchè è un argomento interessante che consente di approfondire una ingagine sulla mente umana, abisso sconfunato e sempre pieno di novità.
Un caro saluto.
N.

il 17/07/2008 alle 13:26

Concordo perc hè questo tipo di patologie sono in persone che conosco e a me vicine.
N.

il 17/07/2008 alle 13:28

forse son vissuto sempre a contatto con squilibrati mentali ma non con pazzi "conclamati".

il 17/07/2008 alle 19:55

è così.

il 17/07/2008 alle 20:30

Apprezzo tantissimo la delicatezza con cui hai affrontato un tema così sfaccettato.
Si potrebbe dire di più e tanto di diverso, ma si lascerebbe qualcosa da parte, tanto è ricco di dolorose situazioni quel mondo su cui hai rivolto la tua attenzione.
Un caro abbraccio, mati.

il 17/07/2008 alle 23:55

Grazie deldelicato commento.
Un caro abbraccio e una buona giornata.
N.

il 18/07/2008 alle 08:32

ma lo sai nemo che siamo tutti potenzialmente pazzi ?
Hai fatto una descrizione reale e rispettosa degna di un bel 5...
olly

il 22/07/2008 alle 14:46

Diciamo che siamo tutti un po' strani...
Grazie e un caro saluto
N.

il 22/07/2008 alle 15:26