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Pubblicata il 14/07/2008
Oggi
ho visto
venirmi incontro
il mio amato.
Giù per la scogliera.
E la brughiera.
Con i suoi colori,
e la selvaggia
natura,
libera,
al vento,
come donna fiera.
Ho visto
il mio amato.
Ed era lui.
L’ho aspettato.
Il tempo,
dilatato,
lento
è trascorso.
Giorni,
mesi,
anni.
Il tempo
è stato solo
una parantesi.
Oggi
è tornato.
Il mio amato...
E il vento,
il mare
ed io...
l’hanno
abbracciato.
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In Cornovaglia, non ci sono stata...
Ma ho visto la brughiera della Bretagna, a nord-ovest della Francia.
Lascia senza fiato.
Una terra spazzata dal vento, ma piena di colori, che si tuffa con le sue scogliere a picco nell'oceano...
Visuali a 360°.
Profumi.
Luce. Tanta luce.
Non puoi dimenticarla.
Grazie Terra e felice che la mia poesia ti abbia evocato tale immagine.
Non perdere l'occasione di immergerti in tali scenari.
Un bacio.
Pau

il 14/07/2008 alle 11:40

una descrizione da Highlander, molto bella e passionale pur nel colore delicato delle tue parole.
Ax

il 14/07/2008 alle 14:06

Grazie Axel.
Ci sono paesaggi che mi appartengono.
In questa mia poesia volevo rendere anche il lento trascorrere del tempo e la sensazione di "immenso" che si ha di fronte tali spettacoli della natura ed eventi che ci sembrano "lontani e impossibili".
Un abbraccio...

il 14/07/2008 alle 14:19

Molto bella e coinvolgente
N.

il 14/07/2008 alle 18:56

Grazie, mio Nemoprof...
Qualche refuso e qualche virgola fuori posto spero non ti abbiano sciupato la lettura!
E' stata veramente scritta di getto a tarda sera!
Un abbraccio.
Pau

il 14/07/2008 alle 19:35

Poesie che raccontano emizioni positive mi aggiustano sempre la giornata.
Ma a parte questo ho trovato di enorme potenza rappresentativa la metafora della "donna fiera"
con l brughiera.
Bello pensare alla brughiera, capace di resistere al freddo e salmastro vento del nord per i lunghi mesi invernali e crescere sempre anno dopo anno come un soffice tappeto verde che ad ogni primavera si copre di svumature vermiglie cotanto "femminili".
La brughiera dopo essere stata sferzata per mesi ddal freddo vento improvvisamente ancora una volta ed ogni anno offre questo slendido spettacolo.
Come donna fiera che attraversa i rigidi inverni dell'animo per poi, ancora una volta, regalare i suoi vermigli doni, ma sempre con slendida fierezza.
Donna capace di attraversare inverni anche feroci, a combattere contro elementi della natura avversi che alfine posti al suo servigio, possano abbracciare l'amato come fossero sue emanazioni naturali.
Meravigliosa la tua metafora,
anche pensando all'unico "nemico naturale" della brughiera che poi' e' il "passo" dell'uomo, capace di segnare con lunghe cicatrici il suo paesaggio
Grazie per questa splendida "visione" di donna.
saluto
bru

il 14/07/2008 alle 22:26

Ed io ringrazio te di questo bel commento, che anche a me aggiustano la giornata...
Felice che questa mia poesia ti abbia "toccato" l'anima e donato sì tale "visione" femminile.
Un abbraccio.
Pau

il 14/07/2008 alle 23:02