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Pubblicata il 07/07/2008
Sul marmoreo terrazzo, sull’alta scogliera, ammirar con occhio attento,
rondini in volo, cantar, ed in aria libere volteggiar.

Rumor di cicale riempiono l’aria di suoni incostanti,
di tanto in tanto interrotti dal passaggio del vento tra le foglie,
che passata brezza ristabilisce il vociar delle cicale.

La nuda pietra degli scogli bagnata dal mare,
flutti trasportan conchiglie e stelle di mare.
Granchi in riva, tra schiuma e sabbia, trascinan pezzi di legno, indentro la tana.

Ed io sul mio terrazzo mi godo la brezza, di iodio e salsedine,
mi rilasso con un calice di buon vino, fresco e rubino.
Odor di tabacco, che brucia, mi risvleglian sensi e sentori.

Paesaggio d’estate sul terrazzo marmoreo,
sulla scogliera a sovrastar la nuda spiaggia, mentre il mar ancor si muove,
cala il sol colorandolo ancor.

Scende la sera, e l’anima spera,
mi alzo dalla mia sedia, l’ultimo sorso del nettare rubino,
lascio la penna riposar, sulla bianca carta.
Respiro del mar il profumo, un lungo sospiro,
distendo le gambe e lieto mia addormento.
Con in cuor un nuovo sentimento.
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