I riccioli appena lavati
si spandono sul cuscino
ora sono neri
non ramati.
Dallo stereo
esce una musica lenta
un pianoforte manda degli accordi minori
rivoltati da un sassofono
stanco.
La mancanza mi logora.
Ho gli occhi chiusi
e seguo le note cn la bocca
arrossata
che s'apre e si chiude.
Stendo il braccio
il divano mi rimanda solo
il cotone morbido e blu.
Vado alla ricerca del vizio
scordato
(ma in fondo non è così).
Spalanco la finestra
e respiro l'aria di seta
notturna
(l'erba medica va tagliata)
accosto alla ma bocca
(ora lievemente più pallida)
la piccola circonferenza dorata.
Accendo
Aspiro
E' ancora buonissima.
Un gusto lasciato in fondo alla bocca
pieno
buono
fumo solo le Marlboro
poco
ma solo quelle.
Quanto tempo sarà passato?
Cinque mesi.
Ce la stavo quasi facendo...
Deluderò l'amica, 'sta sera,
lo so, ma non resistivo.
Sospiro quando l'amata finisce
e rimetto il pacchetto in fondo.
Chiudo la finestra.
Forse non devo pensare
all'unico uomo non avuto
(L'UNICO)
anche solo come amico.
Forse
L'unica
Verità
è
che
mi mancano
le sue battute