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Pubblicata il 14/06/2008
C’era una volta l’erede
di un’antica stirpe di eroi.
So che c’è chi non ci crede,
ma egli cammina tra noi.

Da tempo incalcolabile
è diventato immortale,
non in modo incredibile,
anzi, quasi naturale.

Egli guardando l’aurora
ne provò tanta passione
che per vederla ancora
prese una gran decisione.

E così sfidò la sorte
con prodezza infinita
fino al giorno in cui la Morte
fece rima con la Vita.
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Caspita, alle prime due strofe pensavo che fosse Highlander (ne rimarrà uno solo!) ma la chiusura sentimentale è migliore, di quella di muscoli e dei (licenza dai Marta sui Tubi ^^")
Artemide

il 14/06/2008 alle 15:52

molto bella. Morte e Vita dopotutto sono i due lati di una stessa medaglia.

il 14/06/2008 alle 20:42

Parabola dell'immortale, mortale!
La parabola di un inizio che presuppone una fine

smack
liz

il 16/06/2008 alle 10:03

Ironia e paradosso della chiusa finale rendono più lieve un tema assai impegnativo: brava

il 24/06/2008 alle 18:38