PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/06/2008
Culla le ore in onde
della barba
incolta

Schiaffeggia una spuma
di bianco

del mar rosso,
spinoso

Veleggia una carezza

sogghigna da ogni lato
il labbro inquieto

e tremulo scolpisce
un bacio in fronte

Tra una piega derisa
una preoccupata

conduce una battaglia
non armata

Tra un fazzoletto di cotone
ed uno pura carta a quattro veli

scegliendo quei sentieri
quasi umani

racconta la storia
quella vera
di una guerra ormai passata

Ricorda bombe amiche sulle case
e i carri armati
che spingono trincee

Ricorda una donna tra le braccia
un corpo
una testa e una bambina

guardava quella scena
e intorno l’impossibile

Ognuno raccoglieva
un pezzo caro, un amico

un orologio antico

Raccoglieva la morte
e la metteva in busta

Lì è rimasta per arrivare
lettera fedele
ogni qualvolta bussa

il ricordo, il ricordo, il ricordo…
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Il ricordo viene da lontano, ma si stringe a noi con tutta la sua forza, si fa palcoscenico di eventi corali, dei luoghi della memoria, delle persone amate e si fa dolce culto del tempo e della memoria.
Un abbraccio, mati.

il 13/06/2008 alle 00:16

..cosa saremmo senza i ns ricordi..belli..brutti..atroci?

il 13/06/2008 alle 00:18

giusto
ricordi che tutti abbiamo
ma che oggi in troppi vorrebbero dimenticare

il 13/06/2008 alle 21:11

come sempre mi sorprendi
nel capire al volo certe parole non scritte che hanno cambiato la storia
anche della mia famiglia..
e che fanno ancora male
pur nella lontanza degli eventi

il 13/06/2008 alle 21:13

saremmo dell zucche vuote...
è questo quello che vogliono
chi sta al potere e chi ha interesse a far dimenticare!

il 13/06/2008 alle 21:13