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Pubblicata il 30/05/2008
Era steso
sotto un albero
con le foglie grandi,
corteggiato
dalla pigrizia
distratto,
e ogni enigma
era un pensiero bizzarro
una nuvola di cielo,
e intorno a lui
quel brulichio di formiche
sparse sulla schiena,
indaffarate.

Ogni volta
che quel desiderio,
la sua vita
si sarebbe fatto largo
tra quelle foglie,
nessuno
forse nessuno
lo avrebbe raggiunto
quando sazio di curiosità
si sarebbe lasciato andare
al suo sonno inutile.
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La tua lirica è fortemente rasserenante, anche se va avanti con passaggi densi di riflessioni. La tua emotività esce fuori con una dose di voluto controllo, ma è la nota che più mi coinvolge.
Ciao, mati.

il 01/06/2008 alle 00:15

Alla apparente serenità della prima strofa fa da contrappunto un sottofondo amaro nella seconda,
ravvisabile nelle parole "sonno inutile"e "forse nessuno lo avrebbe raggiunto".
Riflessioni che cavalcano un senso di inerzia reso molto bene.

il 03/06/2008 alle 08:48

Attimi di pura serenità vissuti nonostante i molteplici impegni di ognuno di noi
<Moonlight>

il 06/06/2008 alle 00:33