PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/08/2002
Non esiste traccia non esiste tormento nel suo essere apparente.
Le sue orme scolpite sulla sabbia scompaiono per grazia o incoerenza dalla spuma marina.
Il candore rammentato plagia la realtà, edificando le sue radici nell’illusione pura di una brezza di vita consacrata ad altrui divinità.
Le sue forze svaniscono nello sguardo che invade la propria mente imperterrita nel suo sussistere.
Il suo cuore imprigionato nell’incertezza esuberante dei perché privi di fondamenta, sprofonda dell’odio sconsiderato della sua persona, inconsapevole della sua esistenza e del sentimento inebriante ed accattivante che sa esprimere.
Vacilla nel vuoto dei ricordi passati,
di parole e frasi espresse sconsideratamente ma rimaste impresse indelebilmente su di essa.
L’orgoglio inasprisce la ragione sentimentale,
i pettegolezzi altrui deturpano i sentimenti nascenti…
ed il suo vuoto privo di sincerità,
sprofonda nello schiavizzante silenzio che la vincola.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

E' intrigante e piuttosto criptico questo brano, espresso con una forma "prosata" originale (più da racconto che da poesia), ricca di spunti affascinanti, con un uso della parola incisivo e avvolgente. Ho letto anche la precedente. L'impressione è la medesima. Percepisco - ma posso sbagliare - una sorta di "sregolatezza" di fondo che governa un esprimersi sciolto per un contenuto le cui intime ragioni sfuggono (volutamente?) ad un filo conduttore di continuità.
Difficile dire altro, se non l'attesa di un altro brano per qualche uteriore verifica.
Un saluto.
Max

il 05/08/2002 alle 00:38