E' intrigante e piuttosto criptico questo brano, espresso con una forma "prosata" originale (più da racconto che da poesia), ricca di spunti affascinanti, con un uso della parola incisivo e avvolgente. Ho letto anche la precedente. L'impressione è la medesima. Percepisco - ma posso sbagliare - una sorta di "sregolatezza" di fondo che governa un esprimersi sciolto per un contenuto le cui intime ragioni sfuggono (volutamente?) ad un filo conduttore di continuità.
Difficile dire altro, se non l'attesa di un altro brano per qualche uteriore verifica.
Un saluto.
Max