..alzi la mano chi non ha paura di ciò che è vivere..forse gli incoscienti o i pazzi..o i mistici..sempre che ce ne siano ancora oppure fanno parte delle due categorie precedenti?
La natura non va sfidata, va vissuta per quello che è! Non basta una vita per interpretarne un pò e pure, c'è gente
che non sente niente.
Di che "cazzo" (quanno ce vò)vivono Dio solo lo sa!
Cio
ziogianni.
queso succede nella nostra società cosidetta..moderna, evoluta, perchè predomina L'EGOISMO
ciao
olly
Un commento complicato su una lirica semplice: il destino ci cogli impreparati per affrontare momenti difficili.
I mistici sono pazzi (secondo me); i pazzi (e gli incoscienti) sono visionari della verità.
Dentgro di noi è nascota ogni sublime verità.
Grazie del commento.
N.
Caro ziogianni...
Uno scritto, il mio, difficile anche da accettare.
Digerire prima il proprio essere (autofagocitandosi) per espellere scorie inutili e trattenere sublimi inferenze divine.
Così la penso.
N.
sarà freudiano, ma junglica inizialmente l'ho inteso come "di jung"
e non era male come contrasto all'individuazione di sè..
visto il parallelismo a crono, generatore e divoratore, non ci stava male
sempre molto dense le tue, da rifletterci parecchio
rst
Infatti...
Gli archetipi, anche se diversa...mente intesi, esistono.
E si intrecciano come liane o filamenti cui appendersi per fuggire la realtà.
Le mie poesie hanno sempre un solo... filo confduttore.
Oggi sono particolarmente stanco e prolifico...
Ti ringrazio del commento e di quello che affermi
N.
..non ogni sublime verità..altrimenti ci si trasforma in divino..e in noi c'è anche molto di bassamente umano..
un'anamnesi profonda dell'Essere, attraverso il travaglio che va dalla nascita dell'autocoscienza alla battaglia karmica della Vita.
Un abbraccio
Axel
Hai perfettamente inteso, caro amico!
Si partoriscono anche déi, a volte...
Un abbraccio
Si lotta continuamente vedendo incubi e paure divenire adulti e spietati. Sino alla fine e in una nuova forma di solitudine ancor peggiore...forse.
Intensa!
Un grrrrrande ciao
Cesare
Grazie, Saby.
Il problema è, come sempre, in noi...
Un abbraccio
Simbolica. Noto che l'idiota sconosciuto imperversa.
Ci vorrebbe un Superiore Incognito.
Ma temo che la mondizia umana che riveste il personaggio in questione non gli faccia cogliere l'essenza profumata di una vita.
Piaciuta.
J.
Eccezionalmente noir...e carica di visioni a me comuni. Ancora Grazie! B.
Mi porti all'idea della contrapposizione tra luce e tenebre, tra ciò che si erge e ciò che tende al basso.
Da qui il passo è breve per giungere alla lotta diuturna che l’uomo affronta per cercare di trovare un equilibrio, sfruttando le personali capacità soggettive.
La meta ultima è un processo rigenerativo che dovrebbe riguardare la parte più nobile dell’uomo.
Un caro saluto, mati.
Ti ringrazio. Forse la poesia aveva bisogno di una limatura. Comunque è chiara l'idea.
Grazie e un caro saluto.
N.
è così, cara mati.
Ma qui è il Tempo che spadroneggia sull'uomo.
E sottravici è lotta dura.
E si ha sempre paura di non poterlo vincere mai.
Un caro saluto anche a te.
N.