PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/05/2008
Qui riposa la trattenuta lacrima
di un vangelo inascoltato

Nella cavernosa stretta del silenzio,
l’alato smarrimento la congiunge
a un cielo perso tra gravidi
sigilli

Una candela da lei tratta
rumoreggia sorde profezie,
come l’occhio di un grifo
che tormenta una valle ancora
in fiamme


Così sospira, inconsolabile
ai piedi di una defunta riva,
ma un dio dalle membra lunghe e avvolgenti
l’àncora di colpo a sé

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Forse non colgo bene il senso, ma la leggo come una poesia velata di tristezza.
Mi pare di vedere la nebbia diffondersi su un lontano orizzonte.
Un caro abbraccio, mati.

il 23/05/2008 alle 23:29

Ci leggo sgomento, paure e sofferenza, ma la cripta dove sono racchiuse le idee di scoprirne la luce m'impedisce. Eppure per questo affascina.
Un grrrrrrande ciao
Cesare

il 24/05/2008 alle 10:38

Si, inquieta per quello che fa intravedere.
Un abbraccio
Maria

il 25/05/2008 alle 00:53