PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/05/2008
Mi hai ricucito sopra sentimenti
che sapevi sarebbero stati necessari,
come toppe d’amore e fiducia
di un modello tutto da creare.
In quel tuo estro creativo sentimentale
ti sentivo perpetuamente operativo:
un desiderio di ridarmi splendore,
di imbastire il tuo vestito preferito.
Io, un abito che era bello e sgargiante,
adesso sono senza tinte e sfumature,
ché con il tuo continuo rabberciare
parole, ricordi, modi di fare,
hai perso alla fine il metro della misura,
il tuo gessetto, l’ago e il filo.
Ed io mi sono stancata di rimanere
immobile come manichino...
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caspita ,capisco ora il commento che hai fatto alla mia,
in quanto a tristezza mi sembra che andiamo in parecchi bene, a meglio e a risentirci,un carissimo saluto.

il 18/05/2008 alle 11:48

Mi piace giocare con le parole. A volte anche esagerare. Ma i sentimenti di fondo sono reali... A presto!
Pau

il 18/05/2008 alle 12:06

Una bellissima poesia (inprosa...) dove denunci un sentirti manipolata o unmanichinoi tra le mani... di chi non sappia della tua specialità di essere.
Succede.

il 18/05/2008 alle 21:51

Un sentirmi manipolata...
Da chi "sa" delle mie specialità d'essere, ma che purtroppo non accetta la mia investitura di Regina...
Succede.

il 18/05/2008 alle 22:11

Queen Victoria docet, in fact!

il 18/05/2008 alle 22:16