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Pubblicata il 03/08/2002


Nera la notte orfana di luna
solo le stelle rimaste su nel cielo
del Gigante ne senti solo la presenza
come un respiro che ti alita accanto

dorme il Gigante che lassù sfiora il cielo
ed una bianca nuvola ne possiede la vetta
come un morbido cuscino ne è cullato
e da millenni sta ad aspettar il risveglio

tante piccole vite tiene nel suo grembo
come una madre ne protegge il sonno
sfiora il vento i suoi irti rilievi
come una carezza che sa di sentimento.
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Mi piace per la suggestione delle immagini e per quella notte buoia da te definita "orfana di luna".
Poteva anche essere una poesia visiva. Sei riuscito a trasmettere le immagini con le parole.
Bravo! Ti voto: 5.

il 03/08/2002 alle 08:48

...come una madre ne protegge il sonno...come una carezza che sa di sentimento...quanta dolcezza nei tuoi versi...fanno vivere e rivivere...bellissima...
...baci...simy

il 03/08/2002 alle 08:57

Ho usato altre volte l'espressione " orfana di luna " o di " stelle". Mi piace molto anche un'altra usata più volte " nuvole gravide di pioggia".
La mia poesia preferita sul genere, resta "Sera" della settimana scorsa.

Grazie
Luigi

il 03/08/2002 alle 13:54


Credo che noi, Poeti da strada, al di là di sciocche dispute personali che lasciano il tempo che trovano, abbiamo il dovere di mostrare i sentimenti, di cantarli, di farci permeare da essi.
E mostrarli soprattutto nelle piccole cose quotidiane, dove lo sguardo frettoloso ne coglie solo la superficialità.
E ti sento in sintonia con me, Simy.
Grazie
Luigi

il 03/08/2002 alle 14:02

... e quando la luce si affievolisce, cammini piano e abbassi la voce, temendone il risveglio.
Ne ammiri la grandezza, la maestosità, la forza che emana.
E ne provi ammirazione e rispetto.

Nel grande monte che è vicino a te, io credo, nel buio, dovresti percepirne la pericolosità, anche quando non è attivo.

Tutti i baci ricambio, uno ad uno

Luigi

il 04/08/2002 alle 00:07