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Pubblicata il 14/05/2008

con gli occhi di lagrime
guarderò la mia lapide
accarezzerò ad una ad una
le lettere del mio nome

il mio pensiero andrà
a tutto quello
che avrei voluto fare
e non ho fatto

a ciò ho fatto
e non era giusto fare

ad i sogni smarriti
spezzati ,infranti

alle gioie , le emozioni
che mi facevano
fibrillare il cuore

quanti ricordi
ormai inutili ,persi

anche i fiori nel
piccolo vaso di vetro
sono andati

dismessi a testa in giù
sferzati ,ormai vinti
dal caldo e dal tempo.

No, non porterò più fiori
sulla mia tomba.


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..particolare come scelta..se è un modo per tenere presente di non sprecare il tempo a ns disposizione è sicuramente efficace

il 15/05/2008 alle 07:28

particolare vero, grazie un grande saluto.

il 15/05/2008 alle 09:56

molto poetica questa visione che raffigura un bilancio estremo della propria vita, nel rimpianto più di quel che non si è fatto che di quello che si è potuto/voluto/dovuto fare.
Anche il titolo è perfetto!
Ciao
Axel

il 15/05/2008 alle 12:45

grazie carissimo Axel,un caro saluto.

il 15/05/2008 alle 14:21

Fredda lapide che il mio nome
gridi invano
ai sordi visitatori dell'aldilà
un nome che tra il rumore della ghiaia
si perde e confonde
dimmi dove ho sbagliato
se nemmeno un fiore
ho saputo conservare.
****
Tema bellissimo e dai molteplici volti.
Complimenti.
Un grrrrande ciao
Cesare

il 15/05/2008 alle 15:37

quando un commento è più bello della poesia!!!!,grazie,
un affettuoso saluto

il 15/05/2008 alle 15:56