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Utente eliminato
Pubblicata il 13/05/2008

addormentati nella miseria di una voce
procedono in abissi di lune e d’acquamorta
sputando altrove
visioni e mosche infelici,

nella polvere appesa a grumi di luce
e a donne con la pancia che danzano nude,
allucinati e mezzi morti
cavano gli occhi ai propri figli
per urlare qualcosa di vero a qualcuno, da uomini,

anche se annaspano come vespe avvelenate
che sbattono la testa finché il sangue non finisce,

e non sanno niente di Gandhi e di Sterne e del nuovo mondo di Huxley
e di tutta una generazione che è impazzita
per ridestare l’uomo,
ma in silenzio aspettano che il sangue
taccia la coscienza

che nella nausea scava insonne come un dio
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..ciao..sbaglio o è da un po' che non eri fra noi?..il tuo stile inconfondibile ci mancava..d'impatto!!

il 13/05/2008 alle 18:01