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Pubblicata il 13/05/2008
Sembra sorridermi questo vaso a bocca larga:
ha un manico rotto e l’altro incollato storto
La scritta mi ricorda il mare azzurro di Vieste
una foglia di cappero disegnato col suo fiore
Bello, brillante a schizzi d’uccello, viola
stretto in vita con svasatura bassa cosparsa
di vernice verde tonalità pisello ed una targa
appena disegnata proprio in cima al collo
Quattro penne, una matita, un tagliacarte incolore
Poggia sopra un centro ricamato, lo guardo
quasi nauseato dalla sua bruttezza antica;
provo a tirare il filo di seta avana e sfilo,
al primo nodo fermo il dito e torno indietro
Mi soffermo nei labirinti dei disegni a mano
tirati con un ferro assai sottile, quasi un monile
La vergogna percuote due dei quattro neuroni attivi
gli altri due sorridono cattivi, vorrebbero continuare.
A questo punto non so che fare, riguardo il vaso,
lo punto con lungo sguardo fisso e poi…indefesso
inabisso la mano dentro per cercare una gomma
che non viene fuori e tiro, tiro a più non posso
fin quando uno strattone fa volare via il viestino
Mi spiace un pochino ma sorrido: uno su due!
Non è poco, prendo l’inutile centrino e dopo…cucù
lo metto nel cassetto delle cose inutili a maturare
un giorno o l’altro lo farò arare nei ricordi a effetto
e libererò la mente di cose assurde, come la gioventù.
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..credo sia un'impresa inutile la tua..un bacio

il 13/05/2008 alle 13:18

la mia non vuole essere una impresa
è un semplice richiamo a disfarsi
dei carichi pesanti
dei ricordi che trascinano la mente
lontana dalla realtà
magari sperando di essere come quando si era giovani 18\20 anni..
per cui consigio:
mettiamo i pensieri e i ricordi inutili nel cassetto
e viviamo più dell'oggi preparandoci al domani
questo è indiche di vecchiaia o..di spirito di rinnovamento giovanile?
risata a denti stretti

il 13/05/2008 alle 14:29

..sempre difficile è..per qualcuno impossibile..ma è ottimo consiglio..bacione..

il 13/05/2008 alle 18:04

Tra le cose assurde forse la gioventù è una delle migliori..

il 13/05/2008 alle 22:21

Ci trovo tanti elementi da attenzionare: il vaso stretto in vita e svasatura bassa, quel centrino dai disegni tirati da un ferro, simile a monile, la vergogna dei due bravi neuroni, il ricordo azzurro di Vieste e quel cucù davvero birichino.
Vista la spigliatezza della descrizione, oserei pensare che la giovinezza ancora ti appartiene, quindi lascia vuoto quel cassetto!
Salutone, mati.

il 14/05/2008 alle 00:34

ahahaa
giusto
è assurdo pensare alla gioventù......
ma essendo essa la migliore delle assurdità
è bene ricordarsene sempre---

il 14/05/2008 alle 13:59

hai taliato bene
dietro il labirinto rovelloso dei versi
fino a scavare dietro il iflo ordito
che si tende fino a rompersi
nella svasatura sottile...

il 14/05/2008 alle 14:01