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Pubblicata il 09/05/2008
Cala piano la notte
e si sparge d’intorno
nella fredda serata
di una fine d’inverno

su una vecchia panchina
sotto stracci e cartoni
tra le mani serrate
una vuota bottiglia

ronfa forte e si gira
sembra avere cent’anni
dai suoi bianchi capelli
dal suo viso aggrinzato

mentre a lato un meticcio
sembra fargli la guardia
con un occhio mi guarda
tra le zampe c’ha il muso

penso ,povero Cristo
quale vita è la sua
con un tetto di stelle
e pareti di nulla

ad un tratto il suo cane
come avesse capito
s’avvicina al suo viso
e lo lecca pian piano

io lo guardo e sorrido
alzo gli occhi su al cielo
come a dirgli in silenzio
si lo so ,non sei solo.
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Un amico fedele che comprende la solitudine e l'accarezza col suo dolce guaito.
Un caro pensiero, mati.

il 09/05/2008 alle 23:57
dck

molto meno solo di persone inutili e sfacciate della loro benessenza
un saluto

il 10/05/2008 alle 10:52

grazie mati ,un caro pensiero anche a te.

il 10/05/2008 alle 14:25

vedo che sei d'accordo con me dck ,mi fa piacere ,grazie e un saluto anche a te

il 10/05/2008 alle 14:26

"le pareti di nulla ed il tetto di stelle" sono la dimora dove tutti possono entrare: è il mondo, che ci prepara a spogliarci delle virtù materiali per trasformarle in doni d'amore.

il 10/05/2008 alle 19:42

proprio così,grazie un caro saluto.

il 10/05/2008 alle 23:47