PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/08/2002
Ho visto
Schiene di donne
Genuflesse
In una chiesa
Tentare di pregare per un’anima
Che non c’è più.
Rapide o lente
Per l’età
Solerti
In ansia
Di recitare un ruolo
Consono per natura
Di esseri apportatrici di pace
E di serenità
All’animo sofferente
D’un uomo che piange il suo destino.
Ho colto la disperazione
Dei sopravvissuti
Affranti
Dal dolore di non rivedere
Un volto amato
Che sorride beato della vita
Che gli sfugge
E che non perdona.
Ho immaginato
L’ultima mia recita
Su questo palcoscenico di morte
Con lo sguardo rivolto all’infinito
Pensare solo a te
A quel che lascerei
A quel mio stentato e vissuto
Modo di essere nel mondo
Ed ho pianto
Tanto
Per il tuo volto
Non più ricoperto dai miei baci
E per il tuo
Respiro
Profumato d’amore e di me
Che mi porterò nelle tenebre
Al chiuso d’un corpo
Cieco e muto
Mentre m’incammino
Verso l’eternità
Col tuo sorriso
A farmi da bastone
Con la tua voce
Salmodiante preci
Per l’uomo che dici d’aver amato
E che ti vivrà
Semplicemente
Soltanto tra i tuoi ricordi
Senza peccati.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

...un cuore che soffre è bellissimo...se ne respirano tutte le pulsazioni...tutti gli attimi di intenso amore, anche se doloroso...nulla mai si perde...la tua sofferenza è sulla mia pelle e non solo...ti porgo la mia mano...tvb
...ptciù...simy

il 02/08/2002 alle 20:14

Grazie.... di tutto, Sim!
è una poesia triste, lo so. Ma la situazione dell'essere siamo sicuri che sia la felicità?
Un avolta scrissi: l'unico funerale al quale dovetti per forza assistere, è stato il mio.
alla E.A.Poe!
è il dark della vita!

il 02/08/2002 alle 22:00
GAF

Sinceramente mi ha ricordato un vecchio film di totò dove lui si faceva il funerale prima di morire quel film era comico la tua poesia no però ho visto che ci hai messo giuste riflessioni,spero che tu abbia capito la preziosità della vita.
Ciao
Elisabetta

il 02/08/2002 alle 23:16

Come tutte le cose belle, Betty, le apprezzaimo dopo averle perse.
Tempus fugit! Carpe diem!
Che non significa il vivere stupido il quotidiano, ma apprezzare della vita quello che ti serve per affrontarla.
Ma arriva il giorno nel quale si deve rendere il conto e io ho pensato di omaggiare colei che, idealemente, mi vivrà accanto. Infatti ora abraccio solo la mia ombra.
N.

il 03/08/2002 alle 00:14

La tristezza è una stagione della vita. La mia sta durando un po' troppo, lo so.
Ma che farci?
A volte le condizioni dell'essere, quelle dette ontologiche, sono il frutto di diverse componenti anche psicologiche.
In effeti, solo quell'ultima passeggiata, allo stato, mi darebbe un po' dipace e tranquillità.
N.

il 03/08/2002 alle 09:05

Lo so. Ma vuoi mettere il suo profumo col tuo e quello di altri amici fumatori come te da me intollerati? Vuoi mettere le sue preghiere con le tue imprecazioni?
Mah! Sarete ben accetti!
E.

il 30/08/2002 alle 09:13