...un cuore che soffre è bellissimo...se ne respirano tutte le pulsazioni...tutti gli attimi di intenso amore, anche se doloroso...nulla mai si perde...la tua sofferenza è sulla mia pelle e non solo...ti porgo la mia mano...tvb
...ptciù...simy
Grazie.... di tutto, Sim!
è una poesia triste, lo so. Ma la situazione dell'essere siamo sicuri che sia la felicità?
Un avolta scrissi: l'unico funerale al quale dovetti per forza assistere, è stato il mio.
alla E.A.Poe!
è il dark della vita!
Sinceramente mi ha ricordato un vecchio film di totò dove lui si faceva il funerale prima di morire quel film era comico la tua poesia no però ho visto che ci hai messo giuste riflessioni,spero che tu abbia capito la preziosità della vita.
Ciao
Elisabetta
Come tutte le cose belle, Betty, le apprezzaimo dopo averle perse.
Tempus fugit! Carpe diem!
Che non significa il vivere stupido il quotidiano, ma apprezzare della vita quello che ti serve per affrontarla.
Ma arriva il giorno nel quale si deve rendere il conto e io ho pensato di omaggiare colei che, idealemente, mi vivrà accanto. Infatti ora abraccio solo la mia ombra.
N.
La tristezza è una stagione della vita. La mia sta durando un po' troppo, lo so.
Ma che farci?
A volte le condizioni dell'essere, quelle dette ontologiche, sono il frutto di diverse componenti anche psicologiche.
In effeti, solo quell'ultima passeggiata, allo stato, mi darebbe un po' dipace e tranquillità.
N.
Lo so. Ma vuoi mettere il suo profumo col tuo e quello di altri amici fumatori come te da me intollerati? Vuoi mettere le sue preghiere con le tue imprecazioni?
Mah! Sarete ben accetti!
E.