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Pubblicata il 05/05/2008
Metà mattina,
salgo sulla moto
il Sole è alto,
su l' asfalto asciutta è la brina.
Come su un destriero
il casco protegge la testa
lasciando circolare il pensiero.
Inizio il galoppo
dal motore a scoppio.
Attaccato al manico,
seduto in sella
mi manchi, bella!
Le tue braccia mi cingono
mentre nude la gambe sfilano,
libere dal freddo, abbandonano le calze
per ricoprirsi di carezze.
In primavera il bocciolo è certezza;
il tempo dona bellezza.
Sali in sella?
Viaggia con me, bella!
Attraverseremo città, campi, laghi,
fiancheggieremo fiumi, scaleremo montagne;
si, anche quella.
Il mio pensiero non smette,
diamo alla sfortuna una gomitata
per volare come una cometa
sola nella notte.
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