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Pubblicata il 30/04/2008
Carissimo,
l’estensione del dissenso ci porterà da qualche parte?
Forse hai ragione, dovremmo amare solo noi stessi,
causticamente, saggiamente egoisti.
Ego.

L’amore marcisce, imputridisce e restiamo lì ad osservarlo
muti e impotenti.
Cosa fare noi poveri extraterrestri, spanati,
flippati dal sentimento e inutilmente,
stupidamente innamorati?
Mi domandi come faccio a cantare l’amore.
Forse sono troppo masochista. Probabile.
E se sbagliassimo?
Se tutti e due fossimo sulla strada dell’eterna sofferenza?
Tutto ci costa, tutto ci investe.
Alcuni nostri amici sono morti per dissenso...
moriremo anche noi per questo?

Però...è difficile e terribile togliersi il vizio di amare.
Litigo costantemente con il sentimento (una specie di moto perpetuo)...
Abbraccio me stessa, meglio.
Ma non posso fare a meno di amare mia figlia, riversare l’anima
su di lei pur sapendo che crescerà e andrà a sbattere la testa
contro quella cosa viscida, pruriginosa ,lagnosa e insolente
che noi chiamiamo amore.

Dall’amore al non amore.
Gli altri si strozzino con il cappio delle loro erbacce.
Stamani ho guardato sorgere il sole:
e se fosse innamorato della luna?
Non sarebbe mai ricambiato oppure... un povero infelice.
O forse il più felice perchè brilla immensamente
di amore platonico.

L’amore platonico è paradossale,
ma concatenato all’amore vivo, carnale.
L’idea. E’ l’idea che fa tutto.
Il dissenso dell’amore è anche questo.

Che tu abbia una notte di stelle che guardano e carezzano.

( Lettere da "ARTXENIA")
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complimenti ,realmente legata al vivere ,perchè vedi nel buio con l'aiuto della fioca lanterna,ciao ariele

il 30/04/2008 alle 08:27