PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 24/04/2008
“Davanti alla porta metallica
mai aperta
di un capannone in cemento
una pianta selvatica
a foglie larghe
è sbucata dall’asfalto
con grande energia.
Il catrame ha dovuto
cedere il passo al fusto prepotente
ma tenero.”
Nella redazione
del mio personale quotidiano
la notizia fa scalpore.
Rifletto :
se ce l’ha fatta lei
ce la posso fare anch’io.
E’ tutta una questione
di emulazione,
e mi affido volentieri
all’esempio
di un vegetale,
che non conosce la rabbia
la supponenza
o il mobbing.
Stanotte mi metto a riposare
vicino a lei,
se avrò fortuna
le sentiro' bisbigliare
qualche segreto sulla Creazione.

  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

selvatica forte e tenera ,ma sopratutto vera ,bella mi piace ,stimolo per la riflessione che non c'è bisogno di pompa magna per splendere al sole ,ciao saluttissimiiiiii ariele

il 24/04/2008 alle 22:40

lineare efficace geniale
mi ricorda una vecchissima canzone dello zecchino d'oro: "un fiore di città"..
piaciuta
rst

il 24/04/2008 alle 23:16

non ero certa di aver prodotto qualcosa di interessante. grazie F.

il 25/04/2008 alle 08:18

esatto...grazie Flavia

il 25/04/2008 alle 08:20

molto bella, brava davvero.. e se andassi al tombino a sradicare quella piantina? Potrei?? :)

il 26/04/2008 alle 14:49

quale tombino?

il 26/04/2008 alle 14:52