il cieco sfrutta il silenzio
per commuovere il tempo
il cieco non piange
sorseggia un drink al limone
sotto il sole di dio
e la gente lo spia da dietro il tempo di vetro
senza rapire nemmeno un momento
il cieco aspetta il treno
senza volerci salire
il soffio di un mitra
non gli scompiglierebbe i capelli
il cieco lo sa
che è un mobile neutro
con pretese di monumento
vive solo in una serratura dimenticata
ma se ne infischia
il cieco vede solo
una pagina al fondo
che piange e rotola in fiamme
sfocate
smunte
disperate vite
di arguzia e discorsi
il cieco e la sua liquirizia
usucapionano il senso
mentre noi cerchiamo le fibre di vetro
lui si lima le unghie
sulle vette del tempo
e ride
dalla collina
sui nostri
sfocati
smunti
happy hours
e
orgasmi di maggio.