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Pubblicata il 24/04/2008
il cieco sfrutta il silenzio
per commuovere il tempo
il cieco non piange
sorseggia un drink al limone
sotto il sole di dio
e la gente lo spia da dietro il tempo di vetro
senza rapire nemmeno un momento
il cieco aspetta il treno
senza volerci salire
il soffio di un mitra
non gli scompiglierebbe i capelli
il cieco lo sa
che è un mobile neutro
con pretese di monumento
vive solo in una serratura dimenticata
ma se ne infischia
il cieco vede solo
una pagina al fondo
che piange e rotola in fiamme
sfocate
smunte
disperate vite
di arguzia e discorsi
il cieco e la sua liquirizia
usucapionano il senso
mentre noi cerchiamo le fibre di vetro
lui si lima le unghie
sulle vette del tempo
e ride
dalla collina
sui nostri
sfocati
smunti
happy hours
e
orgasmi di maggio.
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"usucapionano il senso"
è lungo il suo percorso ,ma se ride sulle vette del tempo ,lui ha ancora negli occhi visione del bello ,

mi piace questa poesia ,siamo vedenti senza scampo se non ci gustiamo il bello della vita. un caro saluto cate

il 24/04/2008 alle 17:07

potessimo avere i suoi occhi
il resto lo sai..
rst

il 24/04/2008 alle 18:48

profondamente bella.... ciao

il 27/04/2008 alle 12:38

usucapionano mi ricorda molto il mio amico avvocato...ed anche le sue poesie. Bi

il 01/06/2008 alle 00:44