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Pubblicata il 22/04/2008
Intorpidita
in uno spirito drogato
mi levo dallo spigoloso scoglio
che appuntito mi sostiene.

L'incanto che mi attornia
mi impedisce d'avvertire
il dolor delle lesioni.

Il mondo si fa plumbeo
ed io ancora lí
con il sangue diluito
in una spuma galoppante.

Due poderose braccia
mi afferran repentine
e armoniosamente
mi ripongono nell'arena.

I tagli e le ferite
al baglior solare
svaniscon senza sforzo.

Ad occhi chiusi
mi avvio a danzare vaporosa
in una alcolica bonaccia.

Due forzuti arti pero'
mi scaglian furiosi sugli scogli.

L'incantevole paesaggio a me intorno si dilegua
mentre il dolore
si dissolve nella brezza.
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