PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/04/2008
Quanti fiori colorati tra le corsie alterne
sporgono le oblunghe foglie ai canti

A carezzare il suolo, cade un pistillo
e insieme ad esso un fiore, muore

Le ruote di un motore a tutto gas
prima che prenda il volo dei suoi venti

Non ha pietà è ammasso di ferraglia
Non è poesia che canta su quei fogli

Vi è solo il nero di catrami e un fiore
che ha dato sfumature di bluastro

Lontano s’intravede l’autunno, scioglie
l’estate di follie a cui cede il passo

Si sentono le doglie ai rami secchi
e le cappotte smesse riprendono colore

Adesso piove è nettare di vita
spariti i segni di quelle foglie morte
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un rifiorire lento
ma mi pizzica di amaro..
le descrizioni sono di vero pregio
piaciuta
rst

il 21/04/2008 alle 23:50

cadono i fiori..in questi autunni
anche se poi una pioggia lava le macchie rosse
ci resterano dentro pre sempre

il 23/04/2008 alle 00:04

in effetti è molto amara...
grazie per le parole ...

il 23/04/2008 alle 00:06

i peccati materiali sono la presunzione
il voler a tutti i costi rincorrere l'ebbrezza
del sentirsi più vivi rischiando...

il 23/04/2008 alle 00:07

..,un istante fermato, come in quadro e l'anima si perde oltre lo sguardo..

il 23/04/2008 alle 08:14

grazie marinella
... oltre lo sguardo...
c'è altro..

il 23/04/2008 alle 09:39

...si intuisce..bacio

il 23/04/2008 alle 14:38

Quelle siepi d’oleandro, poste al limite tra vita e morte, assistono impotenti, ma commosse, alle stragi quotidiane che si consumano sull’asfalto.
Dai fiori rossi di sangue si passa ad un nuovo rivolo di vita, incessante ruota nel suo giro.
Salutone, mati.

il 23/04/2008 alle 23:08