PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/04/2008
Concludere
Al più presto
Subito
Ora
Forse è già tardi
Questa vita
Stesa
Sciorinata
Come un lenzuolo sempre fresco
Intriso solo di mie lacrime
Unici. e umani liquidi, possibili di me
Ai ferri d’un assolato meridionale balcone
Con gerani pendenti
A Sud;
Vista montagnola di rifiuti.
Come i reiterati miei sogni
Pleonastici
Risibili
Post puberali
Dai grigi capelli
E dalla mente persa
A celebrare un deficit kundalinico
Frutto karmico ineludibile, ma trasformabile
Con rifiuto espresso da Ens
Tra un probabile morbo di Parkinson, un Alzheimer
O una leucemia gratificante ed epigono d’una vita
Non ultima
Con perno di rigetto d’altri
Ed ininterrotta allergia
Di me stesso.
Il medico mio,
Io,
Quello che s’è biblicamente curato,
Da Tempo,
Mi consiglia:
Cianuro in fiale.
Me la passi?
El condor pasa
Ǘber alles.
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Alcune parole non le ho capite (ma le vado a cercare sul vocabolario, Nuovissimo Dardanadel 1979) però mi è piaciuta davvero
Artemide

il 20/04/2008 alle 15:17

è affascinante cercare di ricordare e associare ogni tuo rimando..
e poi raccogliere e rileggere tutto.
mi sfugge Ens: acronimo di malattia da abbandono, o...?
rst

il 20/04/2008 alle 15:56

Semplicemente: Ente.
La parte più occulta dell'Essere.
Grazie del commento e un caro saluto.

il 20/04/2008 alle 17:18

Non ho usato parole "strane" o "ignote". Nei versi finali ho giocato sul titolo di una canzone (ma anche su un verso dantesco che ignorava l'esistenza dei condor e le loroprodezze aeree) e sull'Inno della Germania, mai cambiato negli ultimi 100 anni e che significa: Sopra tutti.
Per il resto...
Grazie

il 20/04/2008 alle 17:20

il rasoio di occam
:-)
c.v.d.
rst

il 20/04/2008 alle 17:25

Un'apnea profonda in tutte le ragioni possibili per "concludere al piu' presto"...ma in momenti come questi, caro Er, ci si ricarica; si sfiora un fondale esistenziale dove palpita luce, desiderio di vita...anche il corallo piu' tagliente ti ricorda la bellezza del colore e ti aiuta a riemergere.

Solo un mio punto di vista questo.

un grande abbraccio e un ben ritornato,

noa

il 20/04/2008 alle 17:27

Ben ritrovata ai miei commenti; ne sono contento.
La fiala...
Un metodo rapido ed efficace.
Frutto della solitudine, questa mia, lancia un messaggio alla mia natura di orientarsi verso un tramonto dignitoso e voluto, necessario ed urgente. A placare sogni ormai spenti e incubi incalzanti alla Dylan Dog. Ma come un dog che ulula solitario alla Luna Piena di oggi.
Grazie e un caro abbraccio

il 20/04/2008 alle 19:07

Cara amica ci sono dei refusi che avevo pregato lo staff di eliminare inviando una versione corretta.
Ma il senso non cambia e tu la hai ben colto.
Fondaliu caraibici per una immersione in apnea con pietre al collo dove pare impossibile apprezzare i colori e la fantasia della natura che impera anche sotto il mare!
Non riesco a caricarmi e, quindi, a ricaricarmi.
E restoin attesa d'una risacca che mi trascini a veder ilmondo dalla parte dei pesci dopo aver esaurito ogni risporsa di ossigeno-vita in quanto non mi serve più.
Un abbracio caro anche a te

il 20/04/2008 alle 19:10

L’ombra lunga della tua solitudine appare in tutta la sua drammatica forza.
Tratteggi il paesaggio, sia della natura che dell'anima, con toni decisi, e il richiamo a quella struggente musica andina allude ad un clima di forte malinconia.
Domani, ritroverai i colori di quei gerani che coltivi con amore, e la vita tornerà a colmarti di perchè.
Un abbraccio, mati.

il 20/04/2008 alle 23:38

Forse non è tornata la primavera in me.
Grazie delbel commento, come sempre caro e ricco di spunti di riflessione.
Un caro abbraccio

il 21/04/2008 alle 07:20

Sei solo un guerriero un po' stanco, caro Er. Hai conquistato vasti spazi del sapere, fuori e dentro di te, ed io vorrei invitarti a considerare, amare, ponderare una dimensione semplice e reale, che "trascende" sistemi filosofici complessi (quelli gia' li conosci) ed ogni sfida con te stesso (la pietra al collo in fondo al mare -Nemo contro Nemo-).
Questa dimesione e' la Serenita', un colore tenue e chiaro con il quale disegnare, vivere, scoprire spazi tersi e luminosi dentro e fuori di te. Inizia dalle stelle di un cielo notturno che ti danno momenti di dolcezza e tranquillita' (la tua ultima poesia, precedente a questa, ne e' stata testimone...) e poi estendi quest'arco -che ha il colore del condor che vola über alles- a quel senso di calore e amicizia che tante persone -io compresa- ti mostrano...E' un inizio e non e' poco.
E in tutto questo non scordare che anche la tua amicizia e' importante per gli altri.

un abbraccio,

noa

il 21/04/2008 alle 08:12

Cara e dolce morte dignitosa.. chi nn la ha sognata almeno una volta nella vita?

Smack
liz

il 21/04/2008 alle 09:44

Impossibile, allo stato.
Grazie, comunque e un caro abbraccio

il 21/04/2008 alle 19:26

A volte può essere un sogno ricorrente che non ha valore per esorcizzarla, ma per invocarla...
Un bacio

il 21/04/2008 alle 19:27