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Pubblicata il 01/08/2002
Vita che sfugge come sabbia
( ad Angelica )

Nel primo tramontar della mia vita
mi piacque di sabbia edificar castello
come in assolato meriggio di fanciullo
quando del mar lambiva l'onda il piede
per poi riempire d'impeto il fossato

E nella sera che tramontava in fondo
poi il castello nell'acque disfaceva
ed anch'io mi disfacevo insieme,
insieme al mondo che così cadeva

Ora tu il nostro mondo sperdi
con lento movimento come d'acqua
ed ad'ogn'onda che porta via la rena
mi par nel mar anch'io esser disperso

Come l'arena andrò
nel vasto mar dei sogni
dove i castelli se pur d'arena fatti
solo vivono per esaudir bisogni

e mai d'indifferenza il mar
…….. vederli può disfatti

orlando paladino





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... ma i castelli di sabbia sapranno
come mendicare i sogni che farai
perchè con le mie lacrime l'ho cementati
come i ricordi in cuor che tener saprai

Luigi

il 01/08/2002 alle 22:06

grazie luigi
ancora castel non è disfatto
ma poco manca alla dispersione
e non saprò mai darmi cagione
d'amor che svelasi artefatto

il 26/08/2002 alle 23:58