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Pubblicata il 13/04/2008
Sembra
che abbia languidi sguardi
l'alba che ora illumina la Terra
con quell'espressione visiva annoiata,
oscilla con noncuranza sui destini
della gente.

Un formicaio impazzito
dove pochi corrono per tanto
e tanti per poco e niente,
chi tira i fili
chi s'agita come burattino,
pochi che sono vissuti da santi ed eroi,
folle immense che sono soltanto esistite.

Dio che riempie ancora una volta
la clessidra come all'inizio della Genesi,
la sabbia color sangue che scende
che travolge canne sbattute dal vento,
uomini spergiuri, traditori, irriconoscenti
in una grave angoscia e tristezza con l'urlo
che sconquassa l'Infinito.
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un pesante esame che riguarda tutti ,inzialmente la sabbia fu messa ,ma il percorso e gli stimoli che diamo di pendono da noi ,e alternativa c'è tra il fare e l'accettare i fatti ,anche se non con gesti eclatanti tutti abbiamo una possibilità di cambiare ,allora ogni granello scende e risale ,ciao una buona domenica ,cate

il 13/04/2008 alle 13:52

Hai ben dato l'immagine chiara di una società
impazzita.
Ognuno ha un suo ruolo preciso: Il guastatore, il violento, il bestemniatore, il serpente a sonagli ,il burattinaio , l'iprocrita, il violento..
Tutti personaggi negativi per sconquassare il mondo...
Bravo Gianni, batti quattro!.. la tua composizione, è ok!..
Un abbraccio.Dora

il 13/04/2008 alle 21:37

COMPLIMENTI...BELLA POESIA...

il 13/04/2008 alle 22:37

Azzecata nuovamente la tua poesia.Genti e società di oggi.Mi consola il fatto che ancora l'alba illumina la nostra povera terra...Complienti

il 14/04/2008 alle 15:48

grazie dora di avermi letto, commentato e votato, scusa se a volte tardo nel rispondere ma tutto

il 15/04/2008 alle 18:52