Mi fermerò solo dove le cose mi sono più care,
dove le colline non accennano a finire,
li fra i rami dove penetrano caldi i raggi del sole,
pianterò bianco un bellissimo fiore e lo vedrò crescere,
alzarsi oltre il tetto del cielo, farò di tutto purché
non perda il suo colore, taglierò le sue spine
cosi che nessuno lo possa col sangue sporcare
poi lo coglierò, lo ammazzerò solo per fartene dono,
ma tu, ingrata, lo getterai dal ponte nelle acque irose
assieme a tutte le mie pagine più belle e senza remore
dalle tue labbra stanerai con un grido profondo un ineluttabile addio.