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Pubblicata il 05/04/2008

Ti perderò,
quando l’ultimo velo d’ombra
scenderà sulle spalliere
delle tue rose gialle.

Ti perderò,
quando il fiore dei tuoi anni
smarrirà l’ultimo petalo
e a me resterà solo il profumo
del pane mattutino.
Un’ansia irragionevole
frugherà tra le cose passate
per caparre di reliquie.

Quel giorno,
un vento di libeccio
spazzerà l’eco di un canto,
e a guardia del tuo bucato
si leverà il cipresso del tedio.

Crescerà un lenzuolo di muschio
sull’orma che lasciasti nel giardino
e gli amorosi sguardi,
che un giorno germinarono bagliori,
saranno fiaccole spente.

Allora
mi perderò,
come chi teme il buio,
come quando bambina ti lasciai la mano,

mi perderò
inciampando nella trama oscura
della tua epigrafe
se non risponderai al mio richiamo,
madre





** mia madre è spirata tra le mie braccia il 5 aprile del 2002..alle ore 17

ero sola con lei..chiuse gli occhi senza dirmi una parola ...**



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Eppure Lei risponde ai tuoi richiami con il timbro della voce lasciata in te e se guardi l'erba del giardino e ascolti il libeccio un canto ti parrà di sentire....non l'hai persa....
Un abbraccio
Cesare

il 05/04/2008 alle 17:27

In un anniversario di dolore.
il mio cuore è triste
pensando ad orme antiche.
Riportano attimi di sofferenza
I cipressi accompagnano la mia tristezza.
Ti sono vicina. Un abbraccio.Dora

il 05/04/2008 alle 20:18

toccante e bellissima, moltissime, forse tutte, le immagini che hai usato per sottolineare gesti e tmepi condivisi e perduti sono un efficace omaggio e catarsi.
Complimenti di cuore, ti abbraccio stretta...
Ax

il 05/04/2008 alle 21:18

Ho letto questa poesia entrando nel tuo sito poco fa.
Che dirti? Non ci sono parole che possono alleviare un dolore così grande quando qualcuno ci lascia. Io ho perso il mio amore e x 5 minuti non ho fatto in tempo a raccoglier il suo ultimo alito e questi minuti sono sempre presenti nella mia mente con tanti se...allegati, ma alla fine dobbiamo accettare.

il 05/04/2008 alle 21:24

Cara amica , la tua mamma ti protegge dal cielo, come sta facendo la mia.
Fatti coraggio amica mia.
Un forte abbraccio
Quiara

il 05/04/2008 alle 22:44

Molto bella e profonda.
Un sentimento filiale che sfiora la devozione.
La sua immagine resterà viva in te e questo sarà per te un conforto.
Forse, un domani, ritroveraiil suo sguardo negli occhi di una bimba.
E la riabbraccerai, felice, nella muta consapevolezza reciproca di un ritrovarsi tra anime unite per sempre da un cordone ombellicale che nessun Dio potrà mai spezzare.
N.

il 06/04/2008 alle 00:03

La tua poesia si fa fiore e si erge col suo profumo in ricordo di un doloroso distacco.
Ogni verso è un petalo di amore.
Un caro abbraccio, mati.

il 06/04/2008 alle 00:55

Parole intrise di amore, l'amore più grande che unisce figli e genitori. Allora forse non ti disse una parola chiudendo gli occhi ma ora continua a parlarti ed ispirarti versi toccanti come questi. Un fortissimo abbraccio. giorgio

il 06/04/2008 alle 08:26

grazie Giorgio...i vostri commenti vanno al di là del riscontro poetico..sono davvero abbracci di cui oggi ho più bisogno che mai...grazie.anna

il 06/04/2008 alle 22:08

grazie dell'abbraccio, cara Mati..un saluto affettuoso.anna

il 07/04/2008 alle 09:36

Un abbraccio dolcissimo

Smack
liz

il 07/04/2008 alle 11:08

grazie cara Liz...un bacio.anna

il 07/04/2008 alle 11:13

Penso di non dover aggiungere nulla ai tuoi versi, che si commentano da soli.
L'evento tragico eppur necessario della dipartita di una persona è come il seme che muore per portare frutto, perché << è necessario che il seme muoia >>.( Gv 16 )
La tua poesia ha la tenerezza di una mamma e la forza di un diamante, perché tratta di un fatto capitale facendolo camminare sulle labbra colme di miele, e trasforma il dolore infondendogli pace e serenità.
Grazie Anna.
Abate.

il 07/04/2008 alle 14:38

è sempre un'emozione leggerla e rileggerla...brava anna...un abbraccio...gianni

il 09/04/2008 alle 16:38