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Pubblicata il 26/03/2008
Hilbert dell'ancestrale soffio divino
così ti volle germinare alla vita
il mare verso cui tendiamo,
foce ove noi rivoli del suo orto
cristiano bramiamo la cessazione
dei dolori, la cetra nella musica
bianca per accompagnare l'inno
senza fine negli sguardi muti
fissi sul raggio senza tramonto.

Oggi canta che pace è abbandono
fiducioso del tuo rivolo nel mare
grande dello Sposo che ti chiama.
Non attendere più dell'attimo
che ti serva per amarLo,
più non indugiare se vuoi la luce
riflettere la tua pelle divinizzata.

La tua morte è il vivere oltre quest'attimo,
il tuo desiderio un profumo santo
che ti pervada le ossa e il cuore
tuo nella danza senza fine degli
amici di Dio in cerchio adunati.

Nella corona dei diletti di Dio
sarai aurora senza tramonto,
Hilbert che non conosco,
Hilbert che nel Padre amo
perché con te da sempre amato.

( la preghiera di un frate, tuo fratello ti è accanto, Hilbert, perché essa non ha frontiere).
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le uniche parole che mi escono per ringraziarti sono: TI VOGLIO BENE!
carlito

il 26/03/2008 alle 18:12

l'abbandono più dolce ,tra le braccia più amate ,e il nostro coro d'amicizia daranno ad HILBERT gioia ,ciao abate ,cate

il 26/03/2008 alle 21:33

mirabile ed edificante . bravo Abatino..

il 27/03/2008 alle 08:08

bella !!! esplora sensazioni ed emozioni fuori del tempo...

il 13/04/2008 alle 09:11