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Pubblicata il 25/03/2008
Ho seguito il volo delle anatre selvagge portarmi fino a qui
dove non è dolce neanche un Buondì,
sento qualcuno piangere
nel buio di questa notte che ha il marmo negli occhi
e se volessi potrei
anche perdere il conto dei brividi che ho sulla pelle.

Ho modellato con la mani bagnate di fuoco bianche statue di cera
per poi farne una sola candela
che ad un passo e cinque minuti dopo mezzanotte
ho acceso
pregando in ginocchio davanti alla fotografia della mia ex.

Ho raccolto la pioggia che cadeva quel giorno che mi ha lasciato,
l’ho messa in un bicchiere ed ho bevuto per dimenticare
ma quel sale nelle vene ancora mi scioglie la neve nel sangue
mentre le strade
mi portano lontano ed i marciapiedi mi chiamano
con un nome
che forse non mi appartiene più.

Ho camminato con la musica sparata nelle orecchie per paura del silenzio,
poi il silenzio degli innocenti mi ha fatto sentire colpevole.

Mentre si sciolgono le nevi,
sbocciano i fiori e le farfalle imparano a volare,
in questo marzo di polvere di fuoco alzata dal vento,
il mio sogno
è un tuffo nei papaveri in una terra libera ad passo dall’estate
a nove ore di volo da qui
dove anche gli angeli cadono in tentazione.
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Secondo me, invece, è molto bella... evocativa...
Artemide

il 25/03/2008 alle 16:42

Mi fai tanta pena, se dalle tue labbra esce veleno chissà quanto ne hai dentro e soffri.
Ti consiglio di rivolgerti alla neuro se ancora non sei già spacciata.

il 25/03/2008 alle 20:37

Grazie di cuore del tuo commento !!!

Bacissimi...
Ale

il 25/03/2008 alle 20:40